RICCHI E CAFONI /4

di TONY DAMASCELLI – Nuovi iscritti al circolo dei canari: i tennisti prenotano un posto per le prime file, Fognini Fabio mostra la wild card e conferma un curriculum d’eccezione.

Già si era segnalato per quello “zingaro di mer…” ammollato al serbo Filip Krajinovic, ha voluto aggiungere un timbro al proprio passaporto diplomatico con le garbate parole rivolte al compatriota Salvatore Caruso all’Australian Open, una mousse che comprende le parti basse del corpo, avanti e dietro, uno slang per ribadire il proprio censo. Gioco, partita e scontro.

A pensarci bene, essendo il ragazzo un sanremese, è il vero festival della maleducazione italiana, presente in ogni dove ormai, non soltanto negli stadi di football. Non va trascurato il gergo usato dai politici partecipanti in tivvù. E’ recente un confronto tra l’ex magistrato e oggi sindaco di Napoli, De Magistris, e l’ex ministro e oggi sindaco di Benevento, Mastella. I due sono scesi a rete e hanno dato vita a una serie di scambi di altissima classe, ripetuti per i distratti: “bugiardo” e “farabutto” i colpi vincenti, a confronto dei quali il periodico capra di Sgarbi è un epiteto montessoriano.

Sono saltate tutte le marcature, a questo punto non mi meraviglierei di una imprecazione, in diretta da San Pietro, del pontefice Bergoglio, o una invettiva, a reti unificate, del capo dello Stato Mattarella, il clima ormai supera qualunque previsione.

Baudelaire scrisse, tra le sue mille parole: “Oggi ho sentito l’ala dell’imbecillità volare su di me”. Qui in Italia vedo droni senza ali aggirarsi sopra le teste di molti, troppi di noi. Non so esattamente quanti. Però lo si potrebbe chiedere alla piattaforma Rousseau.

P.s: Mentre andiamo in macchina (!?) giungono ultime notizie dalla Rod Laver Arena,. Una bionda e floreale lady ha mostrato il dito medio a Rafa Nadal ed è stata allontana dalle tribune. La signora è sembrata leggermente bevuta, ma ormai il dito medio ha sostituito l’indice di gradimento. A breve, aggiornamenti.

RICCHI E CAFONI

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