RICCHI E CAFONI /2

di TONY DAMASCELLI – Massì, invitiamo anche Romelu al festival della canzone. Che sia lui a fare coppia con Zlatan e al loro fianco Achille Lauro. Bella gente, ladies and gentleman, il football di oggi propone galantuomini e gentiluomini di grande censo, Gianni Rivera e Luisito Suarez non avevano  capito una mazza, loro giocavano il derby con il pallone, questi qua hanno dimostrato come si debba e fare altro, insulti, minacce, aggressioni fisiche e verbali, muso a muso, una GOLMORRA rivista e corrotta sui prati di calcio, e addirittura tra applausi scroscianti e congratulazioni di allenatori e corsivisti, che nelle risse apprezzano il carattere, la determinazione, il machismo, così che a questo punto viene da chiedersi perchè ammonire e squalificare i cafoni, diamoci un taglio con i giudizi morali e direttamente premiamoli con medaglie.

E’ lo sport che ci meritiamo? No, è il football che si merita questa ciurma qui, quelli che danno del delinquente all’arbitro e poi chiedono scusa e se la cavano con due domeniche di riposo, ma sempre benissimo pagate, oppure quelli che scrivono tronfie articolesse perché Milàn l’é un gran Milàn, però se si fosse trattato di Ciccio Caputo e di Lapadula oggi avremmo letto e sentito di ogni, piccoli hooligans crescono, è ora di intervenire, il giudice prenda provvedimenti immediati, severissimi, si vada a Norimberga.

Qualcuno strillava davanti al pericolo di non avere bandiera e inno d’Italia alle Olimpiadi di Tokyo, sono gli stessi che esultano per i lazzi e gli scazzi tra i protagonisti del derby con l’alibi consueto, soliti luoghi comuni della mutua, tutto finisce lì nel famoso rettangolo verde, con annessi e connessi tinello e cucina, cioè tunnel e spogliatoio, territori di cosa nostra, non due squadre di pallone ma due squadracce di maleducati milionari.

Non è accaduto nulla, se le sono dette e anche date ma a questo è il bello della diretta, è il fascino del calcio, non quello giocato dai campioni, ma dai cafoni. Alla prossima.

 

Un pensiero su “RICCHI E CAFONI /2

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    “TROVIAMO CHARME IN COSE RIPUGNANTI.” .
    Non è farina del mio sacco, ci mancherebbe.
    La si attribuisce ad uno che, in qualche misura, aveva una ben strana concezione della vita.
    Tale Baudelaire.
    C’è da riflettere ?
    A noi, e pure ai posteri, l’ardua sentenza.
    Cordialmente.
    Fiorenzo Alessi

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