RENZI HA UN PROBLEMA CON LE DONNE

Renzi il mattatore, Renzi a tutto campo, Renzi vuole conquistare il mondo. Deve solo trovare un paio di sostenitrici che vadano a impinguare la curva Fiesole quando lui scende in campo, perché pare le donne non se lo filino tanto.

È lui che lo ammette, nessuna gratuita insinuazione, “ho scarso appeal tra il pubblico femminile, bisogna recuperare”. E non va per il sottile nell’intento di aizzare i pari e moltiplicare le donne. All’amico Carrai, addentro nelle faccende della Fondazione Open pure lui, scrive: “Presenza massiccia in tv, montare sempre le polemiche”.

Del resto lui è sempre stato un uomo da palcoscenico, dalla “Ruota della fortuna” nel 1994, neanche ventenne, alle slide per illustrare le decisioni del Consiglio dei Ministri venti anni dopo, come premier, fino alle farneticazioni in Parlamento sulle riaperture in nome delle vittime del Covid: è mutato solo il ghigno nel frattempo.

Il tapiro deve aver avuto un ruolo cruciale qui, il tapiro in senso simbolico. Il ghigno può essere espressione beffarda e risentita o un sorriso da volpe astuta e sagace, ma dopo la caduta dal trono, sempre più, il ghigno di Renzi tende verso la prima versione, il sorriso del campione fortunato è stato soppiantato dalla supponente postura derisoria, di chi la sa lunga, ora che sta in disparte ancora più lunga mentre gli altri brancolano. Finché lui tornerà a illuminare le loro tenebre.

È uno da strategia mediatica Renzi, sempre stato. Allora, come ora, è uno che il palcoscenico lo pretende, ha una squadra rodata alle spalle, che non sbaglia un colpo. Deve votare in Parlamento e lui che fa? Vola in Arabia, meridiano più meridiano meno, e mischia le carte, confabula con i cattivi, lui la conosce la sottile arte della diplomazia. Per dire.

E poi parla, parla, parla, quanto parla Renzi. Un discorsetto in Parlamento, quando c’è, una conferenza oggi qui e domani là, uno “speech” (mi si perdoni) dove capita, dove pagano bene intendo, una consulenza per l’azienda di car-sharing da quotare a Wall Street. E poi in tv, sempre dove capita.

Però le donne gli sfuggono. Bello non è, l’avvenenza non è un’arma in dotazione, e infatti le donne italiane lo snobbano. Ma non perché brutto, semplicemente perché oltre l’aspetto fisico non riconoscono doti (la dote sì) che possano conquistare loro e la loro fiducia in un futuro migliore. Sic et simpliciter.

Le donne, acute e lungimiranti, argute e sagaci più di lui, se ne faccia una ragione Renzi, sono lo specchio per la sua arroganza e presunzione. “Bisogna recuperare” dice, a proposito dello scarso appeal nei confronti del gentil sesso, ma pare un po’ titanica l’impresa.

Con tutto il rispetto, i sondaggi lo danno tra il 2 e il 3 per cento in assoluto, le donne non lo danno proprio e sulla lungimiranza io non me la sento di contestare le mamme italiane.

Ma lui in fondo è convinto che passerà alla storia, e passerà. Passerà e se ne andrà, come passano tutti e tutto.

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