QUELLO SPOT EASYJET CHE SFREGIA LA CALABRIA

di LUCA SERAFINI – “La Calabria soffre di una evidente assenza di turisti a causa della sua storia di attività mafiosa e di terremoti”.

Il messaggio farneticante è apparso sulla pagina che promuove i voli sardina di EasyJet, che non si è accontentata della stringata motivazione socio-politica e geologica della regione italiana, caricando con un’altra briscola: “La Calabria soffre la mancanza di città iconiche come Roma e Venezia, capaci di attirare fan su Instagram”.

Forse non sarebbe nemmeno il caso di commentare, se non l’arresto del bifolco che ha tastierato questa immondizia culturale. Tastierato, perché i professionisti dei social vengono definiti (in senso dispregiativo) tastieristi. Quel redattore illetterato di EasyJet si intende di social, quindi, ma non di storia, né di arte, né di cultura. Per lui basta un selfie sul Canal Grande o davanti al Colosseo, e non certo al lido di Reggio o a Tropea, per attirare le masse a trascorrere le loro vacanze in Italia.

Gli stereotipi beceri sono il tesoretto di chi è ignorante e non ha argomenti. Per questi trogloditi (sono in molti, ma comunque in minoranza) il nostro Paese resta e resterà sempre mafia, pizza e spaghetti. Problema irrisorio: fortunatamente, la stragrande maggioranza sul pianeta ci conosce benissimo, e viene a visitarci per il mare, i monti, le colline, l’arte, la storia, la musica, la cultura, la cucina, la moda, l’architettura, la scienza e anche per la medicina perché – nel caso in quarantena qualcuno se lo fosse dimenticato – siamo anche tra i primi al mondo per risultati nella ricerca e nella sperimentazione nel campo della salute. Questo nonostante lo scellerato Stato e i deprimenti governi che si succedono da lustri taglino, taglino, taglino tutto ciò che andrebbe in direzione della difesa dei nostri patrimoni.

Non dimentichiamoci che la mafia (il male) nasce, vive e prolifera grazie soprattutto all’assenza di uno Stato forte e costruttivo, alla medesima stregua delle ONG (il bene) che ci regalano un altro primato mondiale, perchè ne abbiamo il numero più alto al mondo, e che si sostituiscono, nel tessuto sociale, alle troppe manchevolezze (ancora una volta) dello Stato.

Si potrebbe andare avanti per molte ore, attaccando quel delirante spot della compagnia aerea, fondata a Londra nel 1995 dall’allora ventottene greco-cipriota Stelios Haji-Ioannou. E si potrebbe andare avanti per molte ore difendendo il nostro sgangherato Paese, dove il turismo ora appare in ginocchio dalle Alpi agli Appennini fino alle isole e alle coste, nessun luogo escluso.

E’ più interessante invece chiudere con una riflessione sull’unica verità contenuta in quelle righe aberranti: il turismo in Calabria scarseggia. Da sempre. Conoscendo e amando quella terra, conoscendo e amando amici e parenti che ci vivono, una cosa posso dirla: è un po’ il frutto dell’indolenza e della superbia. Molti calabresi pensano che basti la bellezza dei loro paesaggi e non servano (più di tanto) le infrastrutture per attirare turisti, i quali tra l’altro avrebbero a che fare con uno dei popoli più ospitali della terra. Era un po’ così anche il modo di pensare in Salento, ma hanno virato da tempo rendendo quella terra una meta privilegiata.
Per la cronaca, ha poi virato anche EasyJet, rimuovendo il vergognoso post e sostituendolo con una patetica appendice:  “Ma se cerchi un piccolo assaggio della dolce vita, senza troppi turisti, allora sei nel posto giusto. Arrampicati fino alla città di montagna di Morano Calabro per panorami mozzafiato e case bizzarre costruite su cime, che dovrai vedere per credere. Potrai essere tra i pochi turisti a conoscere e apprezzare veramente i tre spettacolari parchi nazionali di questa regione, con spiagge incontaminate e templi greci e romani da scoprire”.

Meglio del primo. Ma forse meglio di qualunque spot sarebbe che EasyJet si astenesse del tutto.

 

 

2 pensieri su “QUELLO SPOT EASYJET CHE SFREGIA LA CALABRIA

  1. Carlo dice:

    Senza dimenticare che nelle fiorenti colonie della Magna Grecia e delle poleis sono nati Francesco Cilea San Francesco di Paola, Telesio Bernardino e potrei andare avanti….ma credo sia esercizio vano per quel troglodita che ha scritto così ingiustamente qualcosa sulla Calabria. Lo invito a vedere i Bronzi di Riace e la testa del Filosofo ed a mangiarsi una granita di fragola con panna all’uscita del Museo nelle vicinanze dello stesso.
    Non servirebbe a modificare la sua testa di, ma potrebbe per lo meno addolcirla.

  2. Mirella Forciniti dice:

    Mmmmha da buona calabrese posso solo dire che chi ha detto questo sulla mia meravigliosa terra è solo un ignorante di m…..
    Non finisco la parola perché sono educata. W la Calabria e viva tutti i calabresi

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