Non è di grande originalità nel suo insieme, ma decisamente stravagante nei dettagli: la doppia vita del 50enne gommista Nico Taurus, naturalmente nome d’arte. Un artifizio per mantenere l’anonimato, insieme con una maschera che usa per non farsi riconoscere. In nome della pubblicità, accetta però di farsi intervistare dai giornalisti per raccontare la sua storia.
Che, dicevamo, non ha nulla di esclusivo circa la duplice personalità: senza scomodare Jekyll & Hyde di Stevenson, basti pensare che negli Stati Uniti – per dire – è stimato che l’1% della popolazione maschile conduca una doppia vita, cioè abbia due famiglie, per lo più all’insaputa l’una dell’altra.
La stravaganza sta nel fatto che Taurus di giorno lavora in un garage di Melegnano (Milano) e si occupa dei pneumatici delle auto, poi una volta al mese organizza una serata per scambisti nella sua villa di Lodi Vecchio, negli immediati paraggi di Melegnano.
Come se la sia fatta 5 anni fa una villa a più piani, con 16 postazioni, una grotta sotterranea, una “devil room” e 2000 metri quadrati di giardino, non è dato sapere, e comunque non smette di fare il gommista, nonostante quel tempio del piacere sia diventato uno dei club più esclusivi d’Italia da 3 anni: 2.100 coppie iscritte, dei quali 400 singles e 500 uomini che trovano piacere nell’infedeltà consensuale della partner.
Origini calabresi, ex spogliarellista e gigolò, ha girato tanto “vivendo esperienze in vari club del mondo, fino a che mi sono messo una maschera per apparire sui social e ha funzionato”. Eccome, se ha funzionato. Ha creato la community “Doutdess” e via con le iscrizioni, qualcuna anche dall’estero. Ha ribattezzato la villa “Maison Rizza”, l’ha arredata per bene e una volta al mese mette in piedi il reddito alternativo: “La selezione non è basata su canoni estetici, ma sulla disponibilità e autenticità”, chiarisce al ‘Corriere della Sera’ Nico ‘mentre scorre sul cellulare le chat con le aspiranti coppie’.
Le regole d’ingaggio sono rigide, inflessibili, perché nonostante rinunci a numeri ancora più grandi, Nico è un grande professionista: “Non ci può essere improvvisazione, non si può far iscrivere chiunque”. Infatti ogni seratina a luci rosse alla Maison Rizza non accoglie più di 150 coppie, 300 persone. Con orgoglio, Taurus racconta di rappresentare il club con “il maggior numero di neofiti in Italia. Manteniamo un rapporto di uno a uno tra uomini e donne, senza sbilanciamenti dei singoli. Circa il 30% dei partecipanti sono alla prima esperienza, è una costante”.
Il marketing è il pezzo forte della community, del club, del circo insomma. Tanto per cominciare, i prezzi “sono bassi per incoraggiare i giovani”, se no che gusto ci sarebbe? Per farne parte bisogna ovviamente fare slalom tra qualsiasi paletto di privacy, inviando materiale a sufficienza per farsi conoscere e riconoscere, anche perché per partecipare alle serate bisogna ottenere un codice di accesso via sms che consente di aprire il cancello della villa. Non solo soldi, ma anche sicurezza estrema per gli iscritti. Difatti, il denaro non sembra essere un problema: ogni coppia paga 80 euro, una donna sola 30, un uomo solo 200. Occhio e croce, un incasso tra i 10 e i 15 mila euro a botta, pardon, a serata.
E le gomme? Nessuna intenzione di lasciare il garage: con questa sua seconda attività, dice Nico Taurus, si paga “il mutuo e le spesucce”, ma soprattutto adora il suo lavoro in officina, il rapporto con i clienti e con i collaboratori. I quali un giorno potrebbero anche entrare nello staff di “Doutdess”, lavorando nella sede della Maison Rizza: dai ricambi agli scambi, è un attimo.
Un grande! Complimenti