Continua il mio personale tour in giro per il mondo (web) alla ricerca di storie e vicende imbarazzanti. E oggi, grazie a Michelle Comi, professione influencer e content creator di OnlyFans (non l’avrei mai detto), non ho neanche il bisogno di spostarmi oltre i confini nazionali.
La damina, attraverso i suoi social, ha avanzato una richiesta esigente e dettagliata: qualcuno che la porti in vacanza. E no, non si riferisce ad un autista Uber che le dia un passaggio in aeroporto, ma ad un uomo ricco e benestante che copra ogni spesa. E che spesa.
Queste le sue parole: “Ragazzi sto ancora cercando qualcuno con cui viaggiare, fare qualche vacanza di lusso e divertirci”, con fare ammiccante mentre si riprende. Poi aggiunge: “Mi hanno scritto un paio di imprenditori, qualcuno… però nulla di troppo interessante, che abbia suscitato il mio interesse. Quindi aspetto”.
Dopo aver deliziato i fan con alcune pillole di saggezza su come sia un insulto che una donna debba pagarsi la vacanza da sola, conclude con “Scrivimi” elencando le proprie richieste per punti: hotel a 5 stelle, villa con piscina privata, almeno 14 giorni, autista privato, amante dello shopping, no social ma solo divertimento.
Personalmente non mi aspetto nulla da una ragazza che ha dato delle “stronze” alle donne che hanno lottato per il diritto al lavoro, affermando come lei non voglia fare nulla tutto il giorno. Ma devo essere sincero: non credevo si potesse prendere a schiaffi la propria dignità in questo modo. E non mi riferisco soltanto alla reginetta che sogna il principe azzurro ‘coi sordi’, ma a tutti quegli uomini che le sbavano dietro, mettendo mano al portafoglio pur di portarla fuori. Infatti pare proprio che un imprenditore di nome Thomas l’abbia portata a Varsavia e spenda per lei 10 mila euro al giorno.
Per alcuni è tutta una trovata pubblicitaria ma, considerando il mondo in cui viviamo, la mano sul fuoco non ce la metto. Perché è vero, ognuno è libero di fare ciò che vuole e sfruttare il proprio corpo come meglio crede, ma almeno risparmiateci le moine sul patriarcato.