QUEI FUTURI VIGILI DI CATANIA MESSI IN RIGA DAI PARCHEGGIATORI ABUSIVI

Catania è una nuova Napoli, o una Napoli sommersa molto meno famosa – o raccontata – per i suoi risvolti quotidiani, i suoi romanzi popolari. Infatti è foriera di storie surreali tra il comico e il drammatico, uno specchio fedele non del Sud ma dell’andazzo italiano. Solo un po’ più teatrale, appena più grottesco. Potremmo farci un inserto periodico di @ltroPensiero grazie anche ai nostri illuminati Paolo Caruso e Alberto Vito, i quali invece sono impegnati in scienze assai diverse. Anzi, diverse assai.

Eccoci dunque andare a partecipare al concorso per i futuri Vigili Urbani della città etnea: a proposito, non a caso con Napoli è accomunata da un vulcano, i due più famosi d’Europa e tra i più famosi del mondo.
Gli esami si svolgono al PalaCatania, circondato da un’ampia area destinata ai parcheggi. I candidati a un posto per l’ordine pubblico arrivano, scendono dall’auto e chi si occupa di riscuotere la tariffa per la sosta? Parcheggiatori abusivi. Acclarati, solerti, affidabili. Impuniti.

La denuncia è di un consigliere comunale, Graziano Bonaccorsi, il quale pubblica un video su Facebook in cui si vedono due uomini aiutare un futuro vigile a fare manovra per posteggiare. Bonaccorsi chiede: “Dove sono i controlli?”

Benedetto consigliere! Quelli che arrivano sono solo “candidati” vigili urbani, non “vigili urbani” arruolati e in divisa. Non hanno autorità né competenze attuali per elevare contravvenzioni: molti di loro non passeranno, oltretutto. E suppongo che i vigili urbani più qualificati li aspettino all’interno del palazzetto per scrutinarli. Oppure immagino siano in giro per la città chiacchierando (tra un cannolo, una granita e un caffè) dell’allarmante fenomeno dei divieti di sosta trascurati e dei motociclisti senza casco, in due anche se omologato per uno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *