QUEGLI STORICI FISCHI AD AGNELLI (INSABBIATI DAI CORTIGIANI)

Parole, immagini, commozione, lacrime per il divorzio da Dybala e l’addio di Chiellini, tutta roba già scritta, già vista, già raccontata. Ma la notizia, vera e cruda, è un’altra, tenuta sotto vuoto dai giornali e dalle televisioni varie: Andrea Agnelli è stato fischiato, non dai nemici ma dai suoi tifosi. Un fatto unico, esclusivo, mai accaduto nella storia centenaria della famiglia Agnelli, mai un insulto all’Avvocato, mai al Dottore, mi fermo alle figure principali della dinastia che sta alla Juventus, direi al Paese, come i Windsor al Regno Unito.

Andrea il presidente si è beccato le contestazioni di chi ha capito, infine, che il suo focus, tanto per restare nel linguaggio abituale del club, dovrebbero essere il campionato e la coppa europea e non le variazioni avariate sulle superleghe. Il minculpop bianconero dirà di una ristretta ciurma, cercando di pilotare, come sanno fare e nemmeno bene, i cortigiani al computer, ma la realtà è quella, non cancellabile, fastidiosa per chi ritiene, con la propria arroganza, di essere il depositario della verità.

Andrea Agnelli è un Massimo Moratti 2.0, entrambi tifosi pazzi per la propria squadra avendone ricevuto la passione dal padre e dalla famiglia tutta. Entrambi portatori di titoli e di campioni ma, alla fine, con il bilancio a ramengo e le necessità, nel caso del grande presidente interista, di vendere per parare i debiti, a differenza del sodale bianconero che ha un parente pronto a versare milioni di euro 700 in due tranche ed evitare di tranciare la storia della squadra.

Aggiungo che lo stesso Agnelli si è esposto all’autogol dichiarando pubblicamente di avere affetto proprio per l’Inter, che sta ai tifosi della “goeba” come Berlusconi a Travaglio.

Ovviamente leggeremo di Chiellini e Dybala, di Pogba e Di Maria, del mercato che sarà, delle vacanze estive di Allegri single, roba buona per cestinare gli uhh e i sibili di Torino rivolti per la prima volta nella storia, lo voglio riscrivere ancora, a un Agnelli. Ciau, neh.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *