QUANTO MISTERO IN UN BACIO

di ELEONORA BALLISTA – Nella costante e inesauribile, ma anche comprensibile, ricerca di una certa normalità, riviste e tv ci ricordano che ormai è San Valentino.

Mai come quest’anno la festa degli innamorati sarà dura da festeggiare perché tra distanziamento e mascherine, difficilmente ci lasceremo andare a baci appassionati.

A soffrirne di più saranno i giovani fidanzati che, non conviventi, dovrebbero proprio astenersi anche dal semplice sfiorarsi delle labbra.

Ma si può chiedere prudenza ad un amore nascente? Temo di no.

La speranza è che il danno (brutto abbinare questa parola ad una cosa bella come l’innamoramento, ma la pandemia è riuscita a rovinare anche il sentimento più genuino purtroppo) sarà infine limitato e che prevarrà il buon senso.

Ma anche se un bacio vero e sacrosanto fra un lui e una lei che si amano è impedito dalla mascherina, nulla vieta di abbassare la protezione in tnt per gustarsi un Bacio di cioccolato.

Quelli Perugina, i più famosi, sono da sempre un grande classico da regalare, ma già da qualche anno guadagnano la scena di metà febbraio in veste rinnovata.

Capita quindi che la tradizione dei famosi bigliettini che avvolgono il cioccolatino, con frasi di illustri poeti o filosofi, sia scardinata dalla produzione in versi di attori e cantanti.

Quest’anno, poi, è cambiato anche il packaging, con l’incarto che non è più soltanto color argento con le stelline blu, ma anche rosa, dorato, nero, bianco, a delineare una imperdibile limited edition che contiene cioccolatini con le massime d’amore di Elodie e dei Pinguini Tattici Nucleari.

Una volta c’era Prévert, ma non avendo ancora scartato nemmeno un dolcetto della collezione 2021, cerco di essere ottimista sulla “profondità” delle frasi partorite dai cantanti di turno.

Del resto, diciamolo, è impensabile, e forse anche sbagliato, guardare con diffidenza al ruolo di questi novelli Cyrano, certamente più noti ai giovanissimi rispetto a tanti “trapassati” poeti.

Anche perché sono proprio loro, quelli della generazione Z, nella genuinità del loro, magari primo, amore, i più motivati all’acquisto di una scatola di cioccolatini per la propria ragazza.

In fin dei conti il marketing è marketing.

E mi chiedo a questo punto se i millenials conoscano un po’ di storia del famoso cioccolatino col bigliettino dentro.

Da sempre si attribuisce alla stilista Luisa Spagnoli l’idea di inserire una frase nel piccolo dolce di cioccolato con la nocciola intera, ma c’è anche un’altra versione della storia.

Insieme alla Spagnoli e a Giovanni Buitoni, alla guida della Perugina degli albori c’era anche Federico Seneca, geniale designer (suo il cane a sei zampe dell’Agip) che ha trascorso gran parte della sua vita in provincia di Como. Secondo la versione di Bernardino Seneca, figlio di Federico, l’invenzione del bigliettino con la frase d’amore all’interno del Bacio fu proprio di suo padre.

Ad ogni modo, di chiunque fosse, tale idea continua ad essere vincente e, pur attualizzata, digitalizzata, proposta in mille versioni, prodotta da cantanti e attori, declinata in ritmo rap, resta la piccola sorpresa che ogni innamorato cerca e poi conserva, nell’illusione di ricreare l’emozione di quel bacio vero, mai proibito come quest’anno.

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