QUANDO SCLERA LA COMPAGNA BIANCA

La Grande Ambizione è un film diretto da Andrea Segre, dedicato alla vita di Enrico Berlinguer, politico e leader del Partito Comunista Italiano. Prevedo che una nuova produzione debba essere allestita con una lieve modifica nel titolo dell’opera: La Grande Ambiziosa, vita e carriera di Bianca Berlinguer, figlia del succitato Enrico.

Costei, ridetta Bianchina dal suo sodale di trasmissione, Corona Mauro, una specie di Lele Adani montanaro, Bianca-Bianchina dunque è stata beccata da quel perfido sinistro di Antonio Ricci per Striscia la Notizia in un fuori onda durante il quale si lascia andare a pensieri e parole non squisitamente democratiche che, in bocca ad un Vannacci o alla stessa Meloni, porterebbero allo sciopero dell’azienda, ad una interrogazione parlamentare, alla richiesta di dimissioni.

Berlinguer così ha detto:”Non è possibile, non ce la faccio, non si può lavorare così… hanno sbagliato pezzo! Non è più possibile lavorare con un branco di incapaci come questi. Non ne imbroccano una”.

Lo sfogo non è diretto ai compagni di partito, movimento o area, ma al gruppo di lavoro, nella redazione di Cartabianca, la rubrica che Mediaset ha riservato alla figlia di, che già l’anno scorso si era esibita con analogo frasario. Per sistemarsi il contratto e l’affetto di Piersilvio e Marina ha anche aggiunto: ”Ringrazio Dio di non essere rimasta lì alla Rai. Oggi sicuramente non sarei più in onda. Non avrei accettato le regole, e quindi avrebbero trovato il modo di non farmi… Mi hanno detto che ci sono regole assurde, tipo controllano tutti i servizi, tutti i testi. Che poi se fai un talk, che te voi controlla’. Avrebbero boicottato gli ospiti, figurati”.

Direi bene, no? Una sana e coraggiosa donna di lotta dura, un partigiana della rete privata che, attenti, è libera e indipendente, nonostante i Berluscones, rispetto alla dittatura meloniana. Un piccolo e timido consiglio alla signora Berlinguer-Telese, legga una frase di suo padre Enrico: ”Io le invettive non le lancio contro nessuno, non mi piace scagliare anatemi, gli anatemi sono espressioni di fanatismo e c’è troppo fanatismo nel mondo”. Soprattuto a casa di Bianchina.Pubblicità

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