QUALCUNO CI SPIEGHI LA MORALE DELLA MELENSA SOAP OPERA CAPOTONDI-PEZZI

Lui: “E com’è la bambina?”

Lei: “E’ bella, bellissima. Tu ne saresti orgoglioso”

Lui: “Mi fa piacere. Lui le vuole bene?”

Lei: “Sì, molto”

Lui: “Bene”

Per chi non lo avesse riconosciuto (credo, e spero, in pochi), questo è il dialogo finale di “Come eravamo”, meravigliosa pellicola del 1973 firmata dal premio Oscar Sydney Pollack.

Il film, capolavoro, racconta la tormentata storia d’amore fra lo scrittore Hubbel Gardiner (Robert Redford) e la rivoluzionaria Katy Morosky (Barbara Streisand) che si lasceranno appena prima della nascita della loro figlia. Lui decide di restarle accanto durante tutta la gravidanza pur conscio che, alla fine, non resteranno insieme.

Dialogo struggente di cui sopra, lacrime, titoli di coda.

Ora, mi occorre urgenza di porgere ideali scuse ai due protagonisti del film, perché leggendo la notizia della nascita della figlia di Cristiana Capotondi ho pensato subito a loro. Ma è del tutto evidente che le due vicende non possono, non devono essere sovrapposte.

Piccolo compendio per chi non fosse aggiornato sugli ultimi gossip: Cristiana Capotondi ha annunciato, con un comunicato all’Ansa, la nascita di sua figlia Anna, specificando che il suo ex compagno Andrea Pezzi, da cui è separata da tempo, le è stata accanto durante tutta la gravidanza, fino al parto, nonostante la bimba non sia sua.

E tale notizia, ancor prima che interessante o meno, a me sembra del tutto incomprensibile.

Capisco l’annuncio della nascita: la Capotondi è un’attrice, ed è quindi ragionevole un trafiletto di costume su un fatto, pur privato, ma gioioso. Del resto se si producono pagine e pagine su corna e affini, non vedo perché non si possa riferire di un fiocco rosa.

Ciò che non capisco è l’accenno al fatto che Pezzi le sia stato accanto anche se non è il papà della piccola Anna.

Sembra la prima puntata di una soap opera: lei che partorisce, ma il padre chissà chi è, però c’è l’ex che la sostiene, e se ci fosse un ritorno di fiamma? Ma questi due, Pezzi e la Capotondi, non avevano detto che praticavano la castità? O anche questa era solo una boutade da giornale scandalistico? E noi adesso cosa dovremmo fare, commuoverci, trasecolare, applaudire?

Qualcuno sui social, giustamente, osserva che dopo stagioni e stagioni di Beautiful una notizia del genere non squassa gli animi.

E dunque che ragione c’era di voler esternare questo ménage che, pur legittimo, poteva restare soltanto privato?

Vorrei cedere a facili risposte tipo: “L’ha fatto per mera visibilità”. Può darsi.

Ma tale visibilità temo non riesca proprio a fare rima con sensibilità. Non proprio.

Almeno non con quella esternata da Katy Morosky sulle note di “The Way We Were” mentre accarezza la testa del suo Hubbel Gardiner, in uno degli abbracci più belli della storia del cinema.

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