PIERSILVIO DISGUSTATO DAL GRANDE FRATELLO VIP: BRAVO MA LENTO

Correva l’anno 2000, era da poco terminata l’estate e mentre gli adulti rientravano al lavoro e i ragazzini tornavano a scuola, Mediaset lanciava un nuovo format: il Grande Fratello.

Il 14 settembre prese il via quello che poi sarebbe diventato il padre di tutti reality: terra di conquista di centinaia di giovani, alla ricerca di un trampolino per il successo tra denaro e scorciatoie. Sedici edizioni rivolte ad un cast di sconosciuti, seguite da altre sei in versione VIP rivolte a membri già appartenenti al mondo dello spettacolo.

Un fenomeno in continua ascesa che, nel corso dei primi anni, ha appassionato milioni di italiani perché riusciva – nonostante la finzione – a trasmettere almeno in parte autenticità e veracità. Poi arrivò la versione VIP e tutto è sfuggito decisamente di mano. La finzione è stata triplicata e il trash ha seminato radici profonde in tutta Mediaset.

A tal proposito, in questi giorni l’amministratore delegato Piersilvio Berlusconi si è scagliato contro la puntata andata in onda il 2 marzo. Prima non mandandola in replica il giorno successivo su LA5, poi rimuovendola per intero anche dalle piattaforme streaming. La causa? Troppe parolacce, eccesso di volgarità e toni decisamente troppo accesi nelle discussioni. Una presa di coscienza a dir poco paradossale, perché cozza con anni e anni di silenzi ed omertà nei confronti di un prodotto scadente, usurato e non proprio da esempio.

Caro Pier, fa piacere che ti sia svegliato da questo sonno profondo, che ti ha lasciato insensibile allo spettacolo che questo programma per anni ha offerto e continua ad offrire. Ma sono sei anni – se non di più – che la tua Mediaset finanzia e promuove ciò che tu in questi giorni hai contestato. Sono anni che il Grande Fratello viene ricordato più per le bestemmie dette che per gli insegnamenti dati. Sono anni che non si respira un briciolo di dignità, etica, buon senso, ma soltanto cafonaggine, disgusto, volgarità.

Oggi, vestendo i panni del buon samaritano, te ne esci con questo provvedimento che somiglia più ad un tentativo di ripulire te – e la tua emittente – da chi in questi giorni ha rimpianto gli anni di Maurizio Costanzo a Buona Domenica.

Ma è persino inutile spiegarlo: se vuoi davvero dare l’esempio, cancellallo del tutto, il Grande Fratello. Butta giù tutto, fai pulizia. E semmai riparti con il vecchio Grande Fratello, dando nuovamente spazio a giovani sconosciuti senza rispolverare ex celebrità cadute in disgrazia, che saltellano da un reality all’altro tra gli studi di Cinecittà e l’Honduras.

Ma mi sa che tanto ormai è troppo tardi. Forse è meglio se te ne fai una ragione: anche tu verrai ricordato per aver contribuito alla desertificazione culturale del nostro paese, causata anche e forse soprattutto dalla televisione diseducativa che rappresenti. E non c’è più niente che possa cancellare il disastro.

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