Nella terribile vicenda dell’attentato di Magdeburgo, con 5 morti tra cui un bimbo di 9 anni e circa 200 feriti, vi sono alcune incongruenze che probabilmente hanno giocato un ruolo nell’ingannare i Servizi di protezione pubblica. Peraltro, per quello che sappiamo, non tutti i tasselli sono stati ancora collocati al loro posto.
Si sa che l’attentatore si chiama Taleb Al Abdulmohnsen (nella foto), 50 anni, medico psichiatra, di origine saudita, entrato in Germania nel 2006 grazie ad un permesso di studio e da allora ivi stabilmente residente.
La prima incongruenza è nella motivazione del suo folle gesto: prova rabbia per l’islamizzazione forzata della Germania. Confesso che ho dovuto leggere più volte per capire. Non si tratta di un jihdaista radicale che combatte contro i soprusi che l’Islam subirebbe nel vecchio continente. Al contrario, nato musulmano, si dichiara ateo e lotta contro l’eccessiva tolleranza della Germania che farebbe poco per contrastare l’Islam. In realtà, pare che di questa presunta tolleranza abbia beneficiato lui stesso, in quanto la Germania lo avrebbe protetto rifiutando di estradarlo in Arabia Saudita dove era accusato di presunto terrorismo. Si era immaginato che fosse preso di mira solo perché aveva ripudiato l’Islam. E con che moneta ha ripagato chi lo ha accolto…
Altra incongruenza o almeno anomalia: nonostante le segnalazioni provenienti dal suo Paese, la polizia tedesca lo aveva considerato privo di pericolosità. Forse, ma è un’ipotesi, è stata tratta in inganno dal fatto che il medico fosse inserito adeguatamente dal punto di vista lavorativo, in due cliniche di Bernburg, il borgo dove viveva. Eppure si sapeva che avesse problemi di tossicodipendenza, come erano noti i suoi precedenti penali e la sua adesione all’estrema destra con posizioni estreme anti-islam.
Recentemente aveva denunciato le autorità tedesche per presunti abusi sulle rifugiate saudite, ma la vicenda si era conclusa con la sua condanna a pagare una multa di 600 euro per abuso della chiamata d’emergenza.
Ovviamente la maggior anomalia riguarda il fallimento del sistema di protezione tedesco e bisognerà capire come è possibile che un’auto possa piombare indisturbata tra la folla del mercatino.
Infine, pare si stia evidenziando che l’uomo soffra di gravi problemi psichici. Secondo la testimonianza di un’attivista americana-saudita che seguiva il rimpatrio di una donna a Riad, l’uomo era paranoico, egocentrico, molto aggressivo e con una logica particolarmente estremistica.
Altra incongruenza è che un uomo con siffatti problemi psichici svolgesse regolarmente l’attività di psichiatra: ma, ci scommetterei, per diversi di noi questa non è affatto un’incongruenza o una novità. Sereno Natale a tutti.