OLTRE GLI INDOVINELLI DI MUSK

di JOHNNY RONCALLI – Perché Tesla? Perché proprio questo settore? Cosa ne sai di auto? Come cambieresti la cultura dell’azienda? Quali problemi hai dovuto affrontare nella tua carriera lavorativa e come li hai risolti? Che opinione hanno il tuo vecchio capo e i tuoi ex colleghi di te? Cosa puoi dirmi del tuo curriculum? Come funziona un motore? Come sei riuscito a risolvere un problema lavorando in una squadra? Sei in grado di sostenere impegni ripetitivi? Cosa ti rende diverso dagli altri?

Da un colloquio di lavoro con il signor Elon Musk, colloqui che in gran parte pare siano condotti dal titolare in persona, mi aspettavo qualcosa di più originale. E in effetti qualcosa arriva.

Gli indovinelli. Che poi indovinelli non sono, trattasi di questioni che hanno a che fare con la logica e la fisica. Un po’ di delusione la provo, ammetto, mi aspettavo qualcosa di più visionario, di più estroso, da parte del visionario per eccellenza.

Primo indovinello, primo quesito, meglio: sei sulla superficie della terra. Cammini un miglio a sud, un miglio a ovest, un miglio a nord. E ritorni esattamente dove ti trovavi. Dove sei?

Secondo quesito: siete seduti in una canoa all’interno di una piscina e avete un mattone con voi; poi buttate il mattone in piscina. Cosa accade al livello dell’acqua, sale o scende?

Sono un po’ deluso anche perché ho sbagliato la risposta al secondo quesito. Però incredibilmente ho azzeccato la risposta al primo. Con un tempo di reazione non proprio olimpico, ma ci sono arrivato.

Io, che spesso faccio a pugni con logica e matematica e fisica, in fondo me la sono cavata. Se non fosse che di motori non capisco un acca, per il resto una piccola possibilità magari potrei averla con Tesla.

Spesso mi viene inevitabile canzonare il signor Musk, per questa sua irrefrenabile voglia di correre, di lasciare il segno, anche di soccorrere l’umanità intera, a suo dire. Nei suoi colloqui per assumere nuovo personale, mi pare ci sia attenzione per le conoscenze, per le attitudini, per l’arguzia anche, meno per le qualifiche e i titoli e questo può anche essere un merito.

Un titolo non fa un buon articolo e un titolo non fa nemmeno un buon lavoratore: quanti insegnanti titolati ma incapaci di educare e di trasferire conoscenza abbiamo incontrato nella nostra vita? Ad esempio.

Sono certo che alla fine anche Elon Musk, al di là dei coloriti quesiti, scelga i propri collaboratori in ragione di competenze, ma anche e forse soprattutto in ragione di pelle. La pelle intesa come inconscio adattivo, quella sensazione che non sai spiegare ma che ti rassicura in merito a qualcosa e qualcuno, quella sensazione che dipinge una persona come affidabile, simpatica, creativa.

Sono certo che anche Elon Musk, in fondo umano, faccia quello che hanno sempre fatto tutti: al di là del titolo, del sottotitolo, del quoziente intellettivo, guarda in faccia il candidato e ne scruta tono, atteggiamento, arrangiamento. Tra le rughe, le sillabe, le palpebre e le pupille, scova sicuramente chi fa al caso suo e nemmeno magari sa perché, non esattamente.

Non ce la racconti con la storia degli indovinelli, dei quesiti, del problem solving, è l’ineludibile algoritmo della sintonia, delle antenne, che certo captano segnali sulla giusta lunghezza d’onda, ma che inducono poi a soffermarsi per quel non so che, per quelle note e non per altre.

Io rimango convinto che il ‘famolo strano’ a tutti i costi che viene dipinto sulla cotenna di personaggi come Musk, in realtà non sia strano per nulla, che sia né più né meno quel che fanno e hanno sempre fatto tutti, senza che questo suoni svilente o degradante, si spera.

Sempre uomini siamo, e sempre uomini sono anche loro, i Musk, i Bezos, i Branson, terra terra. Nonostante le ambizioni spaziali è bene ricordare loro che è la direzione opposta quella davvero inevitabile.

 

P.S. – Ecco le soluzioni ai quesiti.

Primo quesito: “Vi trovate al Polo Nord, oppure vi trovate un miglio a nord di una qualsiasi circonferenza di un miglio vicina al polo sud. Perché andando a sud incontrereste questa ipotetica circonferenza, percorrendone un miglio verso ovest la percorrereste per intero ritrovandovi nel punto di partenza e a quel punto, spostandovi verso nord, tornereste dove eravate in origine.”

Secondo quesito:” Il livello dell’acqua della piscina si abbassa, perché quando il mattone è sulla barca sposta una quantità d’acqua pari al suo peso, mentre quando è nell’acqua sposta una quantità pari al suo volume.”

 

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