OLIMPIADI DEI DOPATI IN NOME DELLA LIBERTA’: TRUMP JUNIOR, TUTTO SUO PADRE

Dopo il sonnacchioso mandato di Joseph Robinette “Joe” Biden, sono partiti i fuochi d’artificio h24 a Washington. Adesso c’è maretta in Casa Bianca.

Papà Donald non vuole che si alterino “i valori della corretta competizione sportiva”, così in pochi giorni firma il decreto con cui le atlete transgender vengono messe al bando dagli sport scolastici e presenzia in tribuna (primo presidente della storia Usa) al Superbowl, vinto dagli Eagles di Filadelfia contro i Chiefs di Kansas City per i quali tifava Trump.

Il figlio Donald, in barba alle firme del padre, annuncia però le “Olimpiadi degli steroidi” riservata a chi usa sostanze proibite per migliorare le prestazioni: un incoraggiamento ad aumentarne i consumi, una competizione tra sbomballati. La Enhanced Games ha svelato che la società finanziaria di Don Jr, 1789 Capital, guiderà un investimento multimilionario per lanciare le Olimpiadi dei dopati. Nel piano è prevista anche una raccolta fondi che, secondo il Financial Times, punta a rastrellare decine di milioni di dollari.

Naturalmente la Wada, agenzia mondiale antidoping, e il CIO (Comitato olimpico internazionale) hanno bocciato l’idea, definendola “da irresponsabili”. Dietro questo progetto c’è anche Peter Thiel, co-fondatore di PayPal e grande alleato di Elon Musk nel programma di tagli della spesa federale americana: “L’obiettivo dei giochi è quello di permettere agli atleti di usare ogni tipo di sostanza in modo da battere i record mondiali. Chi spingerà il limite del doping avrà più possibilità di raggiungere la gloria “olimpica”. Le gare verranno trasmesse in diretta tv e saranno il trionfo di atleti pieni come palloncini di steroidi e anabolizzanti, nandrolone, testosterone, trenbolone, boldenone, stanozololo, usati a piene mani per migliorare le prestazioni, scolpire i muscoli, aumentare la velocità su pista e in acqua”.

“Per oltre un secolo – ha spiegato il figlio del presidente degli Stati Uniti – le élite a capo dello sport mondiale hanno soffocato l’innovazione, schiacciato la grande individuale e rifiutato di permettere agli atleti di spingere i limiti del possibile. Non succederà più”.

Scrive Massimo Basile su “Repubblica” che “Trump Jr ha evocato la rivoluzione populista parlando di “vera competizione, vera libertà e veri record da sfondare”. “The Enhanced Games – ha aggiunto – rappresenta il futuro, è incentrato sull’eccellenza, l’innovazione e il dominio americano sul palcoscenico mondiale, cioè quello che promuove il movimento Maga (Make America Great Again). Il figlio del presidente al momento non ha ancora un ruolo definito alla Casa Bianca e passa le giornate tra battute di caccia, come in Italia, affari con la criptovaluta e serate a Palm Beach con la nuova fidanzata. Le Olimpiadi degli steroidi, che sarebbero in parte finanziate da compagnie biotech e farmaceutiche, hanno ricevuto non solo il sostegno di Thiel, ma del cripto-investitore Balaji Srinivasan e del miliardario tedesco Christian Angermayer, che ha costruito un impero con il biotech e gli psichedelici. Non sono ancora state indicate una città ospitante i Giochi e una data, ma i promotori hanno assicurato che ci saranno gare di atletica, nuoto e prove di forza con sportivi super dopati”.

Dunque. Cominciamo col dire che negli Stati Uniti tra l’altro si gareggia (a suon di dollari in palio per vincitori e semplici partecipanti) tra chi mangia più hot dog, chi mangia più hamburgher, patatine fritte, chi beve di più, chi spacca più legna eccetera eccetera eccetera.

Siamo nel continente dei musei dei sedili da water, dove un tratto della Nevada State Route 375 è stato considerato “extraterrestre”,  si gareggia a chi sale più rapidamente i gradini (1576) dell’Empire State Building (86 piani) e nel 2023 ha vinto l’italiana Valentina Belotti…

Tra competizioni e stravaganze di vario genere, ce n’è per tutti i gusti. Cambia ogni anno, per esempio, la sede americana della “Beer mile” in cui i partecipanti devono correre il miglio in pista (4 giri) e bere una birra da 355 ml all’inizio di ogni giro. Velocità non solo nella corsa, ma anche nel consumo della bevanda: “Il segreto è trovare il giusto equilibro per completare i 4 giri senza subire il contraccolpo delle birre bevute durante la gara”, spiegano gli organizzatori, evidentemente degli scienziati.

Quindi, che gli svalvolati abbondino nel Nuovo Continente è un dato di fatto assodato, come pure il dato che questi bizzarri si annidino in egual misura tra organizzatori e partecipanti. Inaugurare adesso le Olimpiadi per dopati è aprire una nuova frontiera e, dato che papà ne sta chiudendo parecchie in pratica o di fatto, è un altro evento che stride in famiglia. Vediamo allora il lato congruente: si potrà arrivare alla gare di moto e auto col motore truccato, a quelle di chi si sniffa più cocaina (in “Chi tocca muore”, il premio Pulitzer Bob Woodward scrisse che le facevano già John Belushi e Jack Nicholson sulla prua dello yacht di quest’ultimo), a chi vince la maratona di New York in taxi, a chi segnala al Governo il maggior numero di clandestini. Tutto coerente. Tutto libero. Tutto senza confini né clandestini.

L’unica vera contraddizione apparente sta nell’incipit di questa riflessione: se papà boccia le transgender in nome di una corretta competizione sportiva mentre il rampollo fa del contrario il suo grande cavallo di battaglia, come si potrà dirimere la baruffa? Siamo nelle mani di mamma Melania?Pubblicità

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