NON SOLO PIAZZATE, L’ITALIA E’ ANCHE ALTRO

di GHERARDO MAGRI – Campioni d’Europa soprattutto dopo la vittoria. Non siamo più solo quelli “pizza&mandolino”, i soliti italiani del chissà-cosa-combineranno il lunedì dopo la domenica perfetta, gli inaffidabili furbetti e opportunisti che vivono soprattutto di queste effimere emozioni. Siamo tornati al lavoro puntuali, sicuramente stanchi dei festeggiamenti notturni, ma abbiamo fatto le nostre riunioni previste in agenda, abbiamo svolto i nostri compiti come se niente fosse, sottolineando con forza la nostra serietà e responsabilità (a parte quelli che salgono dalla spiaggia a timbrare il cartellino, con le infradito). L’esaltazione o la frustrazione non interferiscono sugli impegni che ci prendiamo, ormai da un bel po’. Qualcuno aveva già fatto battute sui nostri comportamenti, ma per quanto mi riguarda assicuro che la prestazione lavorativa di questi giorni è stata persino superiore che in altri periodi. Piuttosto era lo spettinato premier inglese che aveva promesso una giornata di ferie per tutti, mica noi sfaticati.

L’orgoglio italiano nelle multinazionali per fortuna va oltre un gol segnato e si rafforza nel lavoro ben fatto di tutti i giorni. Detto fra noi, se non ci facessimo bloccare da un patologico deficit nel saperci organizzare con costanza, nessuno batterebbe il nostro talento e la nostra preparazione.

No, cari inglesi, se vogliamo parlare di strani comportamenti questa volta dovete guardarvi allo specchio. Noi abbiamo giocato con l’idea di divertirci, con una bella leggerezza che ci ha contraddistinto sempre, suscitando invidie neanche troppo malcelate.

Invece voi avete rosicato tutti, avete agito con arroganza e stupido senso di superiorità. I fischi all’inno, lo sdegnato e irriverente rifiuto di indossare le medaglie d’argento, la gente e la squadra inglese che escono prima della premiazione, l’agguato ignobile e violento ai tifosi italiani. Ce n’è da riempire un libro.

Nessuno straniero parla della sobrietà del presidente Mattarella, più facile farci le caricature e trattarci come al solito. Immobile con la sua sceneggiata vi ha dato la scusa per parlare male di noi, ma vi siete accorti di Sterling-alias-Dibiasi che avevate in squadra?

Crescete, aggiornatevi e date, per favore, l’idea di fare un passo avanti. Il resto del mondo se ne sta accorgendo.

Avete notato, per caso, quel venticinquenne romano di 196 centimetri che ha giocato con grande stile e bravura a Wimbledon? Si chiama Matteo, Matthew. Un’altra bella immagine di un ragazzo italiano dei nostri tempi, sobrio e umile, ottimo inglese e con una famiglia solida alle spalle. Sì, mamma, papà, fratello e fidanzata sugli spalti, pensa un po’. Immagino già i vostri commenti acidi anche in questo caso. E’ un mammone direte, come sottolineavano le sarcastiche immagini sui nostri calciatori, che giravano in questi giorni (“missing mum”, mi manca la mamma). By the way, anche Chiesa e Florenzi tirano in ballo la genitrice nei momenti più alti sul prato di Wembley.

Facciamola fuori una volta per tutte: noi ci teniamo la Mamma e la Coppa, voi la Regina e il Fish&Chips. Is that ok for you?

Un pensiero su “NON SOLO PIAZZATE, L’ITALIA E’ ANCHE ALTRO

  1. cancarlo dice:

    Giuste considerazioni, d’altronde – come noto a chi ha frequentato almeno un poco la GB – possiamo dire che esistono 2 inferni paralleli: l’inferno italiano e l’inferno inglese.

    E l’inferno inglese è peggio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *