NON E’ VERO CHE I CATTOLICI CALANO: CAMBIANO

Si torna a parlare, a ondate successive, dei numeri dei fedeli cristiani nel mondo e, in particolare, dei cattolici. Secondo i dati diffusi dall’Ufficio centrale di statistica della Chiesa per il 2019, poco più di 1,3 miliardi di persone nel mondo sono cattolici, ovvero il 17,7% della popolazione mondiale. Una cifra che è rimasta relativamente tale dal 1970.

Cambiano, però, i dati relativi alla diffusione di cattolici nei diversi continenti. Nel 1900 due terzi dei cattolici vivevano in Europa, un quarto nelle Americhe, l’1% in Africa e il 5% in Asia e Oceania. Da allora l’Europa non è più il cuore della cristianità: con una quota del 48%, oggi la maggior parte dei cattolici vive nelle Americhe.

L’Europa resta al secondo posto (22%), ma rischia di essere presto superata dall’Africa (18%). In Africa, in particolare quella subsahariana, le percentuali di crescita dei cattolici sono, mediamente, pari o superiori a quelle della crescita della natalità, che è notoriamente tra le più alte del pianeta. Quanto ai cattolici dell’Asia e dell’Oceania, rappresentano il 12% della popolazione cattolica mondiale.

Una prima considerazione. La Chiesa sta smagrendo dove era dominante fino a qualche decennio fa: in Europa in genere e, negli anni più vicini a a noi, anche nei paesi del Sud Europa: Italia e Spagna soprattutto. Il ridimensionamento della Chiesa in talune zone del pianeta è già successo nei secoli passati. Le Chiese fiorentissime dei primi secoli del Nord Africa sono sparite, come sono sparite quelle dell’Asia Minore e stanno sparendo quelle del resto del Medio Oriente, a cominciare da quelle della Terra Santa. In Oriente è stato il ciclone Islam. Ma non solo.

Dunque, si conferma: la Chiesa sta cambiando. Cambia per il lavorio di adattamento alla cultura moderna, ma anche per le dislocazioni esterne nuove rispetto al passato: la Chiesa dell’Europa non è quella dell’Africa e tanto meno quella, minoritaria e spesso perseguitata, dell’India e della Cina. Il dato più curioso, anzi, è che le cifre totali dei fedeli cattolici restano sostanzialmente stabili, ma sono i fedeli a cambiare. I cattolici di oggi ripensano la loro fede in modi diversi rispetto ai cattolici di ieri e, inoltre, cambiano perché culture nuove rispetto a quelle del mondo occidentale stanno entrando sempre più massicciamente nella Chiesa. La Chiesa cambia a causa della storia e cambia a causa della geografia.

Da qui un bel problema. Queste spinte centrifughe che cosa potrebbero produrre nel vicino e lontano futuro? Potrebbero produrre di tutto. Forse una Chiesa più multicolore, ma unita. Forse una Chiesa nella quale le diversità potrebbero portare a nuove lacerazioni. Oggi è difficile prevedere. Possiamo soltanto registrare le nostre molte speranze e i nostri, per ora limitati, timori.

 

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