Come non rimanere ammirati dall’ironia, dal distacco e dalla capacità di sorridere di ogni cosa che posseggono certi napoletani?
Nei giorni scorsi accanto a un portone del Vomero, nella parte alta di Via Scarlatti, verso San Martino e Castel S. Elmo, zona elegante e residenziale, per intenderci, sono stati depositati un materasso e una rete a doghe, come materiale da smaltire. Anche nella mia città, fissando un appuntamento, si possono collocare sotto casa rifiuti di grosse dimensione e provvede l’Azienda municipalizzata a ritirare l’ingombro. Il materasso reca il numero del codice che l’Azienda ti comunica, necessario per procedere al ritiro. Sembra quindi tutto in regola.
Ma il colpo di genio è che materasso e rete sono provvisti anche di una banana fissata con nastro adesivo grigio, con l’aggiunta di due palline natalizie colore d’oro. Il rimando all’opera Comedian di Maurizio Cattelan, di cui anche altroPensiero.net nei giorni scorsi si è occupata, è immediato e ovvio. Il messaggio del mio arguto concittadino è senza parole, ma non per questo poco esplicito. Sarà una nuova opera d’arte, sarà una critica sociale, sarà una protesta, sarà pubblicità: fatto sta che in città se ne parla molto, e sempre con ammirazione.
Napoli e i napoletani avranno sicuramente tanti limiti e difetti (un paradiso abitato da diavoli, secondo la nota definizione di Benedetto Croce) ma io resto estasiato di fronte alla leggerezza, all’eleganza, al disincanto, all’intelligenza di chi si è inventato la provocazione della banana.
Magari in campionato non sta andando tutto alla perfezione, ma per adesso Napoli batte Resto del mondo uno a zero. Dal Vomero è tutto.