NOI 60ENNI, SEPPELLITI DA COLAO

di TONY DAMASCELLI – Dai sessanta in su, siete, siamo pregati di non muoverci. Che non ci passi per la testa di andare per strada, di tornare a lavorare, di produrre, di fare, con affinità varie. Siete, siamo fuori dai giochi, pericolosi portatori insani di virus.

“I peggiori anni della nostra vita” sarà la nuova versione della canzone di Renato Zero, del resto zero è il numero che contraddistingue il pensiero, nei nostri confronti, dell’ispiratore di questo consiglio che diventerà norma, dico Colao Vittorio.

Si avvisano i titolari di questa età variabile che non è il tempo per eventuali rientri. Presumo che lo stesso Colao abbia informato Mattarella Sergio, presidente della Repubblica, di anni 78, Casellati Maria Elisabetta Alberti, presidente del Senato, di anni 73, Buscema Angelo, presidente della Corte dei Conti), di anni 68, Castelli Gianluigi Vittorio, presidente delle Ferrovie dello Stato, di anni 66.

Potrei proseguire, ma temo di defungere prima di completare l’elenco degli ultra, senza accento sull’ultima vocale anche se è fortissima la voglia di tirar su le barricate e di lanciare qualche bomba carta.

Aspettiamo novità, colpi di scena, modifiche, varie ed eventuali, ma siamo coscienti di essere ormai a scadenza, tipo latte o panna da cucina. Non ci resta che osservare il mondo, già sapendo quali potranno essere le parole a conforto: “Peccato, era una brava persona”.

Un pensiero su “NOI 60ENNI, SEPPELLITI DA COLAO

  1. FIORENZO ALESSI dice:

    Egr. Tony Damascelli ,
    quanto lei riporta nella sua brillante e pure ironica riflessione è oltremodo significativo.
    Di come si possa SRAGIONARE anche ben prima dell’età “limite”, che le contingenze parrebbero avere indotto il Vittorio di turno a rideterminare al ribasso.
    Oddio, forse esagero : il verbo usato potrebbe essere inteso come denigratorio.
    Di solito, COLUI al quale vengono attribuiti compiti e funzioni …di comando tende a divenire , oltre che comprensibilmente presuntuosetto, anche un pelino permaloso.
    Non è certo questo il mio intento , semmai quello di non sentirmi troppo solo nel pensare che fin dall’approssimarsi dei fatidici 60 (di anni, non orari) sia necessario resettare i circuiti cerebrali.
    O quel poco che , a prestar fede alla sciagurata profezia commissariale, ci rimarrebbe della strumentazione in questione.
    Per quanto mi riguarda, con totale convinzione e motivata certezza , ed avendo riguardo all’accennato sgangherato exploit profetico , dico che COLUI o COLAO che se ne è reso autore e portavoce è abbondantemente …scaduto .
    Di sicuro quanto ad accorte e ponderate “esternazioni”.
    Su di quisquilie quali l’educazione , l’ appropriata considerazione sociale ed il rispetto nei riguardi di coloro che Lei (conseguentemente) qualifica come “ULTRA” , lascio volentieri il giudizio ai tanti coetanei.
    Cordialità.
    FIORENZO ALESSI

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