NESSUN VOLTAFACCIA, PER SEMPRE GRAZIE AI VACCINI

Dunque siamo stati tutti stolti e avventati a volerci vaccinare appena si è presentata l’occasione.

A seguito delle ammissioni relative al vaccino AstraZeneca, secondo le quali c’era effettivamente una possibilità di innescare o favorire trombosi in alcune persone, il popolo no-vax ha rispolverato immediatamente le proprie bellicose rimostranze, mai realmente accantonate in verità.

Loro ce l’avevano detto, chi in nome di una presunta libertà, chi in nome di una non meno presunta sapienza scientifica, e noi pavidi e ingenui ora che cosa rispondiamo?

Allora la risposta era immediata, facile, inevitabile. Si moriva e si vedevano morire persone, tante persone, cosa c’era da obiettare, da esitare? Eppure, anche ora, per quel che mi riguarda la risposta non cambia: non si poteva obiettare, non si poteva esitare e alla luce di quel che è stato ne sono ancora più convinto.

I miei genitori e tantissimi altri anziani avrebbero corso rischi altissimi, probabilmente qualcuno non sarebbe nemmeno più tra noi. E non solo anziani.

C’erano dei rischi, un po’ lo intuivamo, ma in quel momento, quel lungo e protratto momento, non c’era alternativa. Serviva uno scudo e lo scudo a un certo punto è arrivato. Assemblato in fretta e furia, imperfetto probabilmente, ma a un certo punto è arrivato e da lì in poi le cose sono cambiate, anche grazie alla nostra prudenza, alle accortezze che via via abbiamo imparato, ma le cose sono cambiate, anche nelle nostre teste.

Il vaccino ci ha aiutati anche a prendere fiducia, a vedere uno spiraglio. Per qualcuno non ha funzionato ed è anche stato funesto, si può dire e ammettere anche senza rinnegare l’idea che ha salvato tantissime vite. Con la fatica e lo sgomento, irreparabili per i cari delle persone che ne hanno subito sfortunatamente gli effetti nefasti, ma non ha senso ora un voltafaccia nei confronti dei vaccini, che ci hanno salvati e hanno contribuito in modo essenziale a uscire da quelle tenebre. Per chi vuole ricordare naturalmente.

Si può dire altro semmai: chi sa deve dire e se già allora sapeva avrebbe dovuto dire con franchezza già allora. E se non ha detto deve pagare duramente. Ancora si può dire quello che già sappiamo: le case farmaceutiche sono aziende che hanno come obiettivo il profitto innanzitutto. Sono aziende e non associazioni filantropiche, purtroppo, e quindi come prima, durante e dopo il Covid, dobbiamo convivere con questo postulato: la salute e le vite delle persone non sono l’unico movente e l’unico faro delle case farmaceutiche. Tristemente, è bene saperlo ed è bene tenerne conto, ma non lo scopriamo oggi e non lo abbiamo scoperto con la pandemia.

Il popolo no-vax però come al solito si nutre della sensazione e del sensazionalismo, dell’eccezione e del facile slogan, e del resto loro ce l’avevano detto.

Ma no. Abbiamo fatto bene a vaccinarci e abbiamo fatto bene a consigliare il vaccino ai nostri cari, specialmente agli anziani.

Abbiamo forse corso dei rischi, qualcuno ha pagato, ma interi popoli hanno rivisto la luce e certo non grazie ai no-vax, ai no-mask, ai no-lockdown. Ricordando loro che lo sfacelo è cominciato proprio per non voler rinunciare ai bagordi, all’ingordigia e alla presunta e telecomandata libertà di cui siamo schiavi.

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