NEPPURE RONALDO FERMERA’ LA GIOSTRA

di TONY DAMASCELLI – Fermate le rotative, CR7 deve affrontare Covid19. La sfida è aperta, i titoli dei fogli, locali e mondiali, sparano la notizia con relativo commento tra ironia e sarcasmo che nemmeno un De Luca in cattiva forma saprebbe immaginare.

Ronaldo va in isolamento, lui è abituato a vivere su atolli e scogli privati con tutti gli optional, così farà anche in quarantena, mentre il popolo juventino e quello portoghese accendono ceri e pregano per il ritorno del Cristiano più amato anche dai musulmani.

Il fatto conferma che il virus supera la denuncia dei redditi, se ne frega del sette e quaranta, stuzzica Trump e Berlusconi, attacca Boris Johnson, inguaia Bolsonaro e, nel football, anche Ibrahimovic. La livella poetica di Totò si realizza con un tampone, ma la verità è un’altra.

Si gioca troppo, il calcio continua la sua bella vita, nessun positivo può fermarlo, al massimo ci pensano le Asl ma per il resto palla al centro e pedalare. Nessuno fiata su una eventuale sosta, un periodo di ferma per riflettere, ristudiare protocollo, linee guida, bonificare gli ambienti, concedere la tregua a tutto l’armamentario messo insieme da chi continua a pensare che non c’è vita senza un pallone.

Abbiamo forse bisogno di un intubato in prima pagina, di un ciclista o pugile o calciatore disteso e steso in un letto d’ospedale con la vita in bilico? C’è bisogno del sangue per comprendere che forse sarebbe meglio non uscire di casa in canottiera quando si ha un bel 37 e 3 di febbre?

No, si gioca, campionati, coppe, nations league, si varcano gli oceani, si pedala per il Paese, si va a canestro da tre punti, il popolo è bue e gli vanno dati erba e steli perché si senta soddisfatto, pallone, palline, biciclette, monopattini, in tutti i giorni lavorativi e festivi fino a che non si ingozzi ed esploda.

Le televisioni non hanno più denari per rifocillare lo sport, lo stesso sport ha le pezze contabili dove sappiamo, fermarsi un “attimino” servirebbe a tutti, compresi il Cristiano e la sua orchestra.

Inutile sognare, stasera Italia-Olanda e poi un bel week-end con il derby de Milan e poi la champions e ancora, ancora, ancora. Un tampone al cervello, no?

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