MONOPATTINI, FAR WEST CON LICENZA DI UCCIDERE

 

Introdotto a colpi di incentivi come soluzione idilliaca al traffico e all’inquinamento, il monopattino sta rivelando – com’era facile prevedere – il rovescio della sua medaglia: pericoli, incidenti, tragedie. Pochi mesi ed è già emergenza. Finalmente si comincia a parlare di regole e sicurezza, rimediando tardivamento a un folle vuoto di sicurezza. Diverse le soluzioni di cui si sta parlando. In questo articolo, Francesco Bisozzi le riassume in vista dell’apposito incontro convocato dal Ministero.

Francesco Bisozzi per “il Messaggero”:

Monopattini più sicuri grazie al casco obbligatorio e al controllo da remoto dei mezzi (e di chi li pilota). Poi sanzioni studiate su misura, applicate anche dalle aziende che noleggiano i mezzi, e che potranno tradursi per esempio nell’ interruzione temporanea dei servizi di sharing per gli utilizzatori indisciplinati. Queste le possibili regole da attuare oggetto del confronto che si terrà al Ministero infrastrutture e mobilità (mims) tra le imprese attive nel mercato del noleggio dei monopattini e i tecnici del ministero.

Il vertice, a cui a breve ne seguirà uno con le aziende produttrici dei mezzi, servirà a individuare soluzioni condivise tramite cui garantire la sicurezza degli utenti e di chi li circonda, oltre al rispetto del decoro urbano.

L’obiettivo, insomma, è di regolamentare un mondo che oggi rassomiglia a un Far West, possibilmente senza «ricorrere a norme di rango primario» si apprende da fonti del ministero di Porta Pia. La stretta a ogni modo richiede tempo ed «eventualmente una fase di sperimentazione», spiegano sempre le fonti, dunque non avverrà prima di ottobre.

L’ idea è quella di trovare un compromesso con le imprese del settore, sia per non impattare negativamente su un business in crescita esponenziale sia perché grazie alle nuove forme di mobilità si è ottenuto un alleggerimento del peso dell’ utenza sul Tpl, che in tempi di emergenza sanitaria è un fattore che fa la differenza.

La prima questione da risolvere è quella legata all’ uso obbligatorio del casco ed eventualmente di altre protezioni per gli arti. Per il ministero imporre l’ uso del casco obbligatorio è l’ unica strada percorribile per ridurre gli infortuni legati alla micromobilità, in ascesa negli ultimi mesi, e inviterà perciò le imprese dei monopattini condivisi a mettere in pista servizi di noleggio delle protezioni per gli utenti che non ne sono in possesso.

Sarà anche necessario scattare una fotografia dettagliata delle tipologie di utenti di monopattini e dei loro comportamenti ed è in quest’ ottica che alle aziende del comparto verrà chiesto domani di condividere i dati che raccolgono quotidianamente con il Mims. Altro tema spinoso.

Non solo: per aumentare la sicurezza di questi mezzi verrà proposto alle aziende di ricorrere a forme di controllo da remoto che combinate all’ uso di sensori siano in grado di sbarrare la strada a usi illeciti. I mezzi su cui saliranno più persone in questo modo potrebbero disattivarsi in automatico. E gli utenti che passeranno con il rosso potranno essere intercettati senza sforzo e nell’ immediato.

Non è esclusa poi l’ ipotesi di sanzioni direttamente alle compagnie che noleggiano monopattini e che per venire incontro alle richieste del Mims potrebbero decidere di innalzare le tariffe nei confronti dei trasgressori per un determinato periodo di tempo o anche congelare la loro utenza per 24 ore o più. Tramite il controllo da remoto, fanno notare inoltre i tecnici del ministero guidato da Enrico Giovannini, si potrebbero realizzare delle zone rosse dove non sarà più possibile parcheggiare il mezzo, segnalate tramite app agli utenti, magari chiedendo alle imprese di applicare un sovrapprezzo per chi non le rispetta.

Insomma, la strategia è di fare leva sul know-how e le tecnologie delle aziende produttrici e di quelle attive nel settore della sharing mobility. Alla Camera e al Senato non mancano a ogni modo i disegni di legge che puntano a regolamentare l’ uso dei monopattini elettrici, oltre all’ uso di hoverboard e segway, tutti mezzi oggi equiparati alle biciclette. Come quello presentato nel 2020, firmato tra gli altri dalla ministra Mariastella Gelmini, che chiede di limitare l’ uso dei monopattini ai soli maggiorenni e all’ orario diurno. Al Senato un altro disegno di legge propone di fissare un limite di velocità per i monopattini non superiore a 25 chilometri orari e ipotizza sanzioni fino a 3mila euro per le aziende di noleggio che non forniscono caschi protettivi ai clienti che ne sono sprovvisti.

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