MILANO LANCIA IL LICEO ESCLUSIVO

di TONY DAMASCELLI – Interessante. Davvero interessante e moderna la decisione adottata dal consiglio di istituto del Ginnasio Liceo Statale Alessandro Manzoni, sito in Milano, al civico 3 di via Orazio, codice postale 20123.

Necessario, anzi indispensabile l’indirizzo con il cap per rendere l’idea e il peso della vicenda. Per iscriversi al prossimo anno scolastico sarà data precedenza agli studenti che in seconda avranno ottenuto una media del 10 e del 9 in inglese, italiano e matematica. Il criterio della residenza dell’alunno resta immutato: quelli che provengono da dimore situate nel centro di Milano partono con tre giri di vantaggio rispetto agli altri “in successione di priorità decrescente” zona 4 Porta Romana (bella) e circondario, zona 5 Ticinese, zona 6 Lorenteggio, zona 7 San Siro e poi a seguire il resto di TuttoCittà. A favore dell’editto si sono pronunciati 15 docenti, 4 gli astenuti o contrari.

Niente banchi con le rotelle ma distanziamento “residenziale”, il Manzoni, visti i tempi della peste da lui medesimo preannunciati e scritti ne “I Promessi Sposi”. Quest’anno 8 prime classi da 25 alunni e non più 10 con 31-32 scolari. C’è l’esaurito di promozioni, dunque è necessario stringere, tagliare, eliminare, scremare.

Nota a margine: dall’archivio storico risulta che tra i celebri studenti del liceo figurino l’avvocato Ambrosoli e Chicco Mentana, Gianni Mura e Michele Serra e pure Matteo Salvini, non tutti dimorati in centro e con pagella da secchione ma erano altri tempi, altri presidi e altri virus. Non è dato sapere se tra i nuovi criteri per l’iscrizione siano presenti: il colore degli occhi, l’altezza (al garrese), il credo religioso, la fede calcistica, l’appartenenza politica, le malattie esantematiche, la tessera di boy scout, l’abbonamento a Sky o Dazn, la fidaty dell’Esselunga, l’erre moscia. Però se ne può parlare. Ovviamente in zona centro.

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