MESSI MARADONIZZATO NELL’ARGENTINA CAFONA

Messi si è maradonizzato. Basta sentirlo, insulta chi gli sta di fronte durante le interviste (Diego era bravissimo in queste quando qualcuno gli stava sulle scatole), critica l’arbitro (idem come sopra), attacca la Fifa (beh, il copyright è della mano de Dios).

La trasformazione avviene nella terra dei ricconi, qualcuno dimentica che lo stesso Lionel ha firmato un contratto di milioni ultra cento con i sauditi come ambasciatore del mondiale 2030, quando lui sarà una memoria storica, nel nome della mistica, come direbbe Adani.

Il dieci argentino è stato segnalato mentre sfotteva Van Gaal e i calciatori olandesi stremati dopo i rigori, assieme ai suoi degni compagni, un gesto che fa parte del repertorio di quella gente che, come sostengono i messicani, quando scoppia un temporale e il cielo viene illuminato dai lampi, esce di casa e pensa che sia Dio a volervi fotografare.

La missione mondiale così prosegue con il vecchio slogan che riguardava Sivori-Angelillo-Maschio, los angeles da cara sucia, gli angeli dalla faccia sporca, cambiati i cognomi, gli interpreti sono rimasti tali e quali, provocatori e artisti, pronti alla lacrima e, assieme, al calcio sul muso.

Contro la Croazia si preannuncia un’altra missione in onore di Diego e di un popolo che sogna anche quando è sveglio, e che dorme quando è ora di alzarsi.

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