Come da regolamento la Juve arriva con il suo pullman stellare allo stadio. Come da regolamento è pronta a giocare Juve-Napoli, anche se tutto il mondo sa come il Napoli sia rimasto a Napoli, bloccato dalla locale Asl, l’autorità sanitaria che ha fatto prevalere la salute pubblica sugli accordi speciali per il calcio.
Naturalmente, perchè la messa cantata (la messinscena) sia a prova di contestazione, ci sono anche gli arbitri e tutto quanto il resto.
Aspettano tutti per 45 minuti, perchè così vuole il regolamento: come se il Napoli fosse bloccato da un ingorgo in tangenziale, più o meno. E’ tutto veramente esemplare e rigoroso. Il calcio dà una lezione di serietà e di efficienza all’intero sistema-Paese.
Poi, tu pensa la sorpresa, il Napoli non si presenta. Ma che disdetta, la partita non si può giocare. Al termine del tempo previsto, l’arbitro Doveri procede – come da regolamento, certo – anche al triplice fischio finale. Comunque il regolamento non si fa prendere in castagna per così poco: prevede anche questo, che un avversario non si presenti, sconfitta a tavolino per 0-3.
E’ veramente tutto a posto. Tutto in regola. Juve-Napoli, il match-clou della giornata, fila via liscio nel pieno rispetto dei codicilli. Serata a suo modo storica. Indimenticabile. Pazienza se tutto questo risulta così penoso.
Eppure c’è qualcosa di ancora più penoso: questa bella gente non se ne rende conto. L’importante è muovere la classifica.