MA TU PENSA CHE RAZZA DI DONNE HA IN MENTE QUESTO BARBERO

Con la sua insanabile cadenza gianduiotta, s’è convinto evidentemente di poter dire qualunque cosa, perché come la dice lui non la dice nessuno. Lo storico Alessando Barbero, lo storico ridens creato per merito o per colpa di Piero Angela, espone alla “Stampa” una sua teoria geniale: «Vale la pena chiedersi se non ci siano differenze strutturali fra uomo e donna che rendono a quest’ultima più difficile avere successo in certi campi. È possibile che in media le donne manchino di quella aggressività, spavalderia e sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi? Credo sia interessante rispondere a questa domanda. Non ci si deve scandalizzare per questa ipotesi, nella vita quotidiana si rimarcano spesso differenze tra i sessi».

Basta guardare sotto la gonna o dentro i pantaloni, per capire che “nella vita quotidiana si rimarcano spesso differenze tra i sessi”. Ma detta così è certamente un po’ brutale. Restando al ragionamento raffinato del prof narciso, c’è da chiedersi e prima ancora da chiedergli che razza di donne frequenti lui. Dal mio punto di vista, trovo che certe donne di oggi – chiaramente non le nonne dei secoli andati – di tutto abbiano bisogno fuorchè di “aggressività, spavalderia e sicurezza di sé”. Ne hanno già una dotazione ragguardevole. A forza di volersi maschizzare, hanno finito per prendere il peggio di noi, dico di noi uomini: proprio quelle derivazioni lì, l’arrivismo, il cinismo, l’agonismo, e anche un certo squallido opportunismo. Questo genere di donne, si metta tranquillo il prof narciso, non hanno proprio bisogno di aggiungere niente, tanto da diventare persino più insopportabili di noi maschi. Quanto alle altre, direi invece che scatenano una mostruosa invidia: hanno tutto quello che a noi manca, altro che “aggressività, spavalderia e sicurezza di sè”. Hanno misura, hanno saggezza, hanno perseveranza, hanno forza, hanno equilibrio, hanno intuito, hanno elasticità, hanno generosità, hanno profondità (non a caso leggono più degli uomini).

Certo, mi rendo conto che per il prof narciso Barbero queste non siano doti, ma limiti. Come dimostra la sua carriera ruggente, sempre a mezzobusto, i suoi valori sono altri. Gli stessi per cui ha condotto anche una plateale battaglia, tanto per non passare inosservato, contro l’obbligo del greenpass nelle università.

Come dice lui, nella vita servono aggressività, spavalderia, sicurezza di sé. Pensa che vita. Ma può darsi pure che abbia tutte le ragioni. Io però auguro alle donne, almeno a quelle che conosco e che stimo, di restare sempre così come sono, di non cadere mai nelle tentazioni di Barbero. Dovendo scegliere, meglio le tentazioni della Barbera. E’ una pessima battuta, ma anche in questo caso la femmina è meglio del maschio. Non c’è partita.

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