ALTRO CHE MANESKIN, MOLTO PRIMA LEALI E PEPPINO DI CAPRI APRIVANO I CONCERTI DEI BIG

Leggendo i giornali e dando un’occhiata ad alcuni programmi televisivi, sembra che a Las Vegas i Rolling Stones abbiano partecipato allo show dei Maneskin. Esaltazione pura, celebrazioni euforiche, manco si tratti o trattato di un evento unico, storico, epocale. Sono in circuito le fotografie di Mick Jagger e poi di Keith Richards con i quattro della band italiana, questi ultimi esibiscono espressioni che vanno dall’urlo di Munch a smorfie improbabili, l’occasione passa sulla loro pelle come acqua sulle piume di un’oca.

Basta sfogliare l’album dei ricordi e ritrovare le fotografie di Fausto Leali e i Novelty, in postura normale e umana, accanto a John, Paul, George e Ringo, l’artista di Nuvolento apriva il concerto dei Beatles a Milano. Idem come sopra, con foto di gruppo, anzi di band, per Peppino Di Capri e i Rockers presenti, con manifesti a caratteri cubitali “Velodromo Vigorelli, Giovedì 24 giugno ore 16 e 21.15, The Beatles con Peppino Di Capri, amplificazione Davoli Mundial” e così ancora Maurizio Arcieri e i New Dada, il corpulento Guidone (Guido Celestino Egidio Crapanzano) che partecipò anche al concerto dei Rolling Stones ad Atene, nel ‘67, fotografati assieme alle divinità musicali del tempo, eterno in verità.

Tutta roba nostrana, ante Maneskin. Beatles e Stones (Madonna, Jackson e compagnia cantante) più furbi di uno skulk di volpi, lanciarono il primo brano con uno scontato “Ciao Italia!” e “Mille Grazie”, per arrivare, il caso di Mick Jagger, a indossare la maglietta azzurra di Paolo Rossi alla vigilia della finale di Spagna ‘82.

Per non farci mancare nulla, i Cugini di Campagna accusano l’euroband di avere copiato e utilizzato lo stesso outfit, il costumino a stelle e strisce. Anima loro.

Post scriptum. Secondo Manuel Agnelli “i Maneskin sono i Beatles italiani”. Informate Ringo e Paul, Yoko Ono e Olivia Harrison, non lo sapevano ma hanno parenti smarriti, si ricomincia.

Un pensiero su “ALTRO CHE MANESKIN, MOLTO PRIMA LEALI E PEPPINO DI CAPRI APRIVANO I CONCERTI DEI BIG

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr. Tony Damascelli,
    Sono dei tempi di Fausto Leali e di Peppino Di Capri .
    Bella, e maledetta, nostalgia.
    Se si parla , poi, di Beatles, quelli doc, tralascio i Cugini di Campagna, inimitabili (e meno male…).
    Ora ci ritroviamo con questi ragazzi , che sintetizzerei davvero “suonati” , musicalmente parlando s’intende.
    Tutto normale.
    Cordialmente.
    Fiorenzo Alessi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *