L’UNDER 20 A SPANNE

Al momento il giallo è irrisolto, in attesa di capire cosa accadrà nella prossima partita della Nigeria al Mondiale Under 20 che si sta disputando in Argentina.

La squadra africana ha battuto gli azzurri nel secondo match in calendario, portando sotto la luce dei riflettori il capitano Daniel Bameyi. Difensore brillante ed eclettico, tra i migliori in campo contro l’Italia, il suo nome è finito immediatamente sui taccuini degli osservatori ed è in quel momento che è scoppiato il caso: Bameyi appartiene a un club fantasma, lo Yum Yum FC.

I risvolti sono temporaneamente comici, ma destinati a diventare drammatici per lui e per la Federazione nigeriana: sui motori di ricerca Yum Yum è associato esclusivamente a prodotti alimentari (in effetti sembra un verso fumettistico), non vi sono altre tracce di questa società calcistica, né si conoscono giocatori che ne abbiano fatto parte in passato o vi militino ai giorni nostri, insieme con il buon Daniel.

Inevitabilmente, si è aperto anche il dibattito sull’età reale del capitano nigeriano, fatto più consueto quando si tratta di atleti del Continente Nero, dove – com’è noto – l’anagrafe e i suoi uffici non sono la specialità della casa, da Tunisi a Pretoria…

A suo tempo gli scout professionisti italiani guardavano striature della pelle e venature delle mani per capire, a occhio, se un giocatore fosse ancora teen o se invero si avvicinasse agli “anta”. Temo che il metodo sia ancora di attualità, dopo questo caso clamoroso: la città del fantomatico Yum Yum Fc sarebbe Abuja, e stavolta la città esiste, ma non vi è nessunissima traccia di un club calcistico con quel nome.

Ora, non è che possiamo mettere sotto accusa anche i giornalisti africani che si sono chiesti solo in queste ore da dove sia sbucato questo Bameyi, dato che le convocazioni sono state fatte a marzo… Certo che il loro sgomento, quando altri colleghi di altri continenti hanno chiesto informazioni sul ragazzo (?), ha insospettito i più: vuoi dire che la messa in scena abbia confini ancora più ampi rispetto alla sola Federazione Calcio Nigeriana (NFF)?

In effetti, sono molte altre le cose a non quadrare: pare che il periodico africano “Own gol” avesse indagato sul calciatore, dopo essersi accorto qualcuno (in redazione) della sua rapida ascesa dal nulla, dall’Under 17 all’Under 20 e persino alla Nazionale maggiore, dove ha già esordito!

Non che noi italiani, battuti da Bameyi e dai suoi compagni, possiamo ergerci a moralisti di sorta: nel nostro Paese è accaduto che venissero truccati i passaporti dei minorenni, per vincere un torneo giovanile…

Ma questa cosa da partitella ai giardinetti, “Senti, vuoi giocare che ce ne manca uno?”, ai Mondiali Under 20, inevitabilmente tira in ballo anche la FIFA: nelle stanze della più alta eminenza calcistica planetaria, chi ha controllato l’elenco degli iscritti alla manifestazione? E chi sarà adesso lo Sherlock Holmes che, scoprendo tutto l’arcano, metterà in ginocchio il CT nigeriano, la sua Federazione, la FIFA, i giornalisti e, infine, il povero Bameyi, il quale – magari – aveva già raggiunto i limiti di età qualche anno addietro?

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