LO SPORT SCUOLA DI VITA: 12ENNI MASSACRANO IN CAMPO UN PAPA’ DIRIGENTE

Buonissimi i rubatà di Riva di Chieri. Trattasi dei grissini che portano quel nome perché sono quasi arrotolati. Lo stesso è accaduto sul campo di calcio dove si stava svolgendo la singolare finale dell’”Halloween Cup”, categoria esordienti dell’anno di nascita duemila e nove. In campo i dodicenni del Salice Fossano e les enfants di Alfortville, reduci in torpedone dalla Marna.

Al minuto venti del primo tempo, tra un dolcetto in dribbling e uno scherzetto alle caviglie, due calciatori, dopo uno scontro di gioco, sono finiti a terra. Breve zuffa, insulti in dialetto e in argot, poi un dirigente del Salice, padre del ragazzino in questione, ha osato infilarsi tra i due bambocci per riportare la calma.

E qui è scoppiato il tumulto, il gruppetto di camarades, sentendosi accerchiato, ha organizzato la rivoluzione, al grido di allonsenfantsdelapartita, hanno aggredito l’invasore italiano, prima facendogli perdere l’equilibrio, quindi colpendolo con calci e pugni, alla schiena, alla testa, alla pancia, al torace, a contorno altri cazzotti, strilli e lacrime a bordo campo, parenti e amici in subbuglio, uno squid game Under 12, una rissa da clan dei marsigliesi, scene che farebbero ancora più famoso e ricco Saviano Roberto: il malcapitato, si usa giustamente scrivere così, è finito in ambulanza e poi all’ospedale, due costole rotte e prognosi di mesi uno.

La partita era stata sospesa per rissa ma non avrà alcuna conseguenza disciplinare a livello ufficiale. Il torneo non risulta organizzato dalla Federcalcio, dunque eventuali provvedimenti, a letto senza cena, niente merenda, vietato l’uso dell’Ipad, riguarderà le famiglie.

Il video della scenata è ovviamente virale, potrebbe essere utile il ricorso al Var per individuare i giovincelli facinorosi. Non è da escludere che il ministro Lamorgese decida di imitare il suo collega parigino Darmanin, dunque vietando l’ingresso, nello stadio Garrone di Chieri, a qualunque francese minore di anni tredici. Così si deve fare, perbacco. Anzi, parbleu.

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Un pensiero su “LO SPORT SCUOLA DI VITA: 12ENNI MASSACRANO IN CAMPO UN PAPA’ DIRIGENTE

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr. Tony Damascelli,
    direi che, con i chiari di luna che ci sono, nulla è più in grado di stupire. Meglio, di indignare . Termine ormai desueto, come il rispetto o l’obbedienza , o la vergogna.
    Tanto per citare qualche parolina ormai relegata nel dimenticatoio.
    Forse, e sottolineo forse, qualche bel manrovescio potrebbe anche riportarle alla memoria di tanti bulletti .
    Non sarebbe in sintonia con il pensiero dominante , ne’ educativo ?
    Vabbè, perso per perso, provarci non sarebbe poi male.
    Cordialmente.
    Fiorenzo Alessi

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