LO SCIOPERO ATAC CHE CASUALMENTE ALLUNGA IL PONTE

Già se ne parlava per la scuola, su @ltroPensiero.net, e ora se ne parla per i trasporti, per l’ATAC di Roma, senza sorpresa perché certuni sanno essere prevedibili e rassicuranti come nessun altro.

Parlo di scioperi ovviamente, sempre legittimi, sacrosanti, intoccabili, e va bene, anche se poi un giorno sarebbe bello capire perché alcune categorie di lavoratori lo sciopero non lo fanno mai. Parlo di scioperi sospetti ovviamente, mossi da vis pugnandi e da senso del diritto inattaccabili, ma regolarmente, o almeno nove volte su dieci, posizionati a favore di vento, quel vento che spinge verso il fine settimana anticipato, oppure verso il ponte allungato: messi lì, dolcemente e inevitabilmente il venerdì o il lunedì. O il giorno dopo la festa comunque.

Lo sciopero deve creare il massimo disagio possibile per chi ne subisce le conseguenze e il massimo agio possibile per chi vi aderisce, questo mi pare di aver compreso. Uno deve finire la settimana al massimo dell’affanno e dell’incazzatura, l’altro scivolando dolcemente verso i piaceri del dopo lavoro. Oppure, ed è il caso dello sciopero del 2 maggio mattina, uno inizia la settimana imprecando, non bastassero la sveglia, la moglie, il marito e le incombenze tutte, l’altro se la prende comoda, si alza come si deve, dopo le salamelle e il Frascati del primo maggio, e magari ti sfotte pure, una palpebra chiusa e l’altra semiaperta che sembra dirti: dai, non m’aggravà.

I soliti sospettosi, insinuerà qualcuno, i sindacalisti in prima linea. Ed è vero, mi metto anch’io in prima fila e dichiaro la mia diffidenza, lo scetticismo di mezza Italia in realtà, forse integerrima e forse invidiosa, chissà. Però mai una volta, o quasi, che ci neghino il sospetto, che lo sciopero lo piazzino il mercoledì mattina, se proprio devono, o il martedì pomeriggio. No, venerdì o lunedì. Oppure il 2 maggio e che vi credete, che sia una scampagnata? Ieri è stato giorno di scampagnate, ma che fatica, non avete idea.

I soliti sospettosi siamo, è vero, l’Atac è un tale modello di efficienza e rendimento del resto. Talmente sospettosi che già immaginiamo i permessi e i certificati di malattia che pioveranno per il pomeriggio, che malcostume questi scioperi a metà, dover mettersi al lavoro dopo l’amatriciana e la mattinata svaccata.

Sempre felice di essere smentito, beninteso.

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