L’ITALIANO VERO CHE RUBA LA PANCHINA IN VESPA

Cosa vuoi che sia rubare una panchina in un parco, un gioco da ragazzi: la sbulloni, la spianti, la sollevi… Poi? Come la porti via? Che domanda stupida: la appoggi sul sedile posteriore di uno scooter, centrata, perpendicolare al manubrio, e via!

Tempo della grande rapina: diciamo, che ne so, nemmeno 10 minuti. Perché il ladro, filmato da un passante (la gente comune con i loro smartphone sono diventati i più grandi cronisti millennial, anche se sono boomer registrati all’anagrafe…), era da solo, senza complici. Altrimenti in 3, 4, massimo 5 minuti la panchina sarebbe stata bell’e impacchettata.

E’ successo a Palermo, fonte Corriere.tv con tanto di video, e fin qui – converrete – niente di strano. Si rubavano le fontane dalle piazze per portarle nei giardini di casa, all’epoca, ed erano capi di Stato, figurarsi se nel 2024 uno non è più libero nemmeno di fregarsi una panchina. Ma la domanda vera, quella che sconcerta, fa sorridere, rimanendo rigorosamente inevasa di risposta, è: ma che se ne fa uno, a Palermo, di una panchina?

Perché per esempio se uno si ruba una panchina a Corvara in Badia, può farne legna per il camino. Se se la ruba a Milano, può sempre metterla nel giardino dell’ex Trivulzio (magari è per un’opera buona e ha pensato a un ospizio, che oggi si chiamano RSA) o in un parco dove – accaldata – la gente passeggia senza potersi sedere in un posto, non dico refrigerato, ma all’ombra nei pressi di una fontana. Se uno la ruba a Roma può farci le barricate sulla porta di casa per non far entrare i cinghiali, se uno la ruba a Messina può metterla sulle sponde per godersi lo spettacolo della costruzione del ponte sullo Stretto, se uno la ruba a Forte dei Marmi può piazzarla fuori dal Twiga per sedersi a guardare entrare la gente che guadagna più di 4000 euro al mese, se a uno piace il calcio può regalarla alla Nazionale per non far saltare quella di Spalletti, se uno vive a Washington o a Londra può sistemarla davanti alla Casa Bianca (le panchine che già esistono sono molto lontane dall’ingresso) o a Downing Street per vedere entrare e uscire il prossimo pupazzo. Anche a Bruxelles allora avrebbe un senso.

Ma a Palermo. A Palermo. Il mio tormento nel leggere la notizia è che dopo un po’ le Forze dell’Ordine siciliane la panchina l’hanno ritrovata, ma il ladro no.

Per favore, andate avanti con le indagini, scovatelo questo qui: io voglio sapere, tutti noi vogliamo sapere, che minchia voleva farci a Palermo con una panchina rubata.

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