L’ITALIA DI SPALLETTI SPIEGATA DA STRAMA E ADANI (?)

Se uno volesse capire che cosa sia il football non dovrebbe mai seguire o ascoltare le telecronache con i commenti di Stramaccioni e Adani, individuati dalla Rai come opinion maker della nazionale di calcio.

Premesso che il curriculum del primo commentatore è da subbuteo, cresce la carriera del secondo il cui linguaggio aulico è una sfida aperta alle locuzioni del ministro Giuli, tipo “basso corto” o “lungo alto” “braccetto di destro e braccetto di sinistro”. Sta di fatto che sia Stramaccioni, detto Strama, sia Adani, detto Lele, conoscono tutte le posizioni del kamasutra ma non benissimo la prima, dunque saper giocare a football.

Italia-Israele è stata una partita seria oltre il clima alimentato da gruppuscoli che sfruttano le tragedie, le guerre, gli sbarchi per sporcare l’intelligenza altrui e il dibattito politico. Udine blindata, si è detto e scritto, fischi all’inno israeliano, secondo usi e costumi del popolo calcistico dovunque si appalesi.

Partita sbloccata, quella almeno, da un calcio di rigore, occasioni bruciate da Tonali e Retegui, la squadra israeliana è roba piccola, Spalletti astuto come una volpe ha schierato in porta Vicario che è un “frut furlàn” e poi, per scaldare il pubblico, ha fatto scaldare Lucca ultimo idolo dei tifosi udinesi.

Sono soddisfazioni di questa nazionale proustiana alla ricerca del calcio perduto, è arrivato il raddoppio con una deviazione di testa del “figlio” di Spalletti, come lo stesso cittì definì il capitano Di Lorenzo pupillo nell’anno dello scudetto napoletano, non si ha notizia delle eventuali reazioni dei figliastri e/o congiunti (cfr Giuseppe Conte).

Il gol di Israele è stata una fantozzata di Vicario. Poi giostra azzurra. Riassunto: buon allenamento, male Fagioli e Vicario, bene Tonali, Calafiori, Cambiaso, Di Marco, Retegui e Frattesi, carambata per Daniel Maldini alla presenza di genitore uno e genitore due, in tribuna Paolo e signora emozionati il giusto. Gran festa di bandiere, nessuna bruciata, questa è la vera vittoria.Pubblicità

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