LETAME ANTIVIRUS

di GHERARDO MAGRI – Da non crederci. Gli svedesi battono gli italiani in creatività 2-0, il Coronavirus ribalta un’altra certezza.

La notizia viene da Lund, cittadina di novantamila anime nel sud della Svezia, chiamata anche la città delle idee. Non a caso, direi.

In occasione della ricorrenza pagana che celebra l’arrivo della primavera, il sindaco decide di sversare una tonnellata di sterco di pollo nel parco cittadino per disincentivare pericolosi assembramenti. Stentoree le sue parole: “Il parco puzzerà di letame e non sarà piacevole frequentarlo”.

I razionali nordici sostengono che sia ottima idea, perché contemporaneamente si concima anche il verde. Due “polli” con una fava, adattando il detto per l’occasione. Forse non era meglio chiudere il parco o cercare di controllare le distanze come hanno fatto tutti gli altri in giro per il mondo?

No, perché la rispettabilissima e moderna Svezia, allergica a tutti i divieti in genere, è stata l’ultima in Europa a decidersi per qualche minima restrizione. Hanno dovuto vedere impennare i contagi e farsi spernacchiare dai loro vicini scandinavi – molti meno casi e morti -, prima di annunciare con grande imbarazzo una (piccola) correzione di rotta.

Però la cittadinanza resiste e vuole tirare dritto a tutti i costi. Teniamo pure i piedi in due scarpe. Avanti con le soluzioni laterali, anzi collaterali. Facciamo festa con il tappanaso, divertiamoci un mondo senza preoccuparci di usare il deodorante, balliamo allegramente con le galosce.

Non ancora chiaro come sia andata la serata, ma è il chiaro momento di rinominare questa festa chiamata ”la notte di Valpurga” ne “la notte dI ValSpurga”.

Un pensiero su “LETAME ANTIVIRUS

  1. Ignazio Termine dice:

    Si potrebbe scomodare un passo di “Via del campo” di De André: «Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior».
    Gli svedesi potrebbero proporre il sindaco al Nobel, dopotutto giocano in casa. 🙂

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