LE SCIACALLE DI ALAIN DELON

Alain Delon è stato sepolto accanto ai suoi cani. Circolano, dal giorno della sua scomparsa, cagne in calore pronte a confessare amori più o meno clandestini con l’attore francese, il più desiderato e sognato dell’universo. Intendo le interviste che vengono pubblicate ogni momento con ex bellissime e tuttora affascinanti reduci, pronte a rilevare il retroscena, trattasi di donne ancora viventi o femmine ahimé di scomparse. Mancano documenti filmati, fotografie ma la narrazione provoca pruriti.

Per rispetto delle signore preferisco non riportare i loro cognomi anche se sono manifesti sui siti on line dei giornali o su dagospia. Bella gente che non ha il minimo pudore o rispetto del defunto, anzi per necrofilia amerebbero ripetersi come accade al cimitero di Père-Lachaise sulla tomba di Victor Noir, giornalista e scrittore affascinante, là dove alcune strofinano il proprio ventre credendo che sia poi fertile.

Nel caso di Delon il macabro rito non potrà accadere, essendo stato sepolto nel parco privato della sua dimora campestre. Ma l’elenco di dive nostrane, direi anche foreste, si affolla di new entry, nessuna protesta, anche se alcuni fogli Gedi, scrivo così, hanno accusato Delon di una virilità tossica. Comunque nel caso delle confessanti posso essere autorizzato a scrivere che è una nuova forma di MeToo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *