LE PERSONE PER BENE DI SILVIO

È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo. Tra tutti i vecchi amici italiani di Putin, tutti a denti stretti e contro voglia a prendere le distanze senza convinzione dallo zar, qualcuno prima o poi doveva riannodare i fili e tornare a lanciare qualche carezza, perché in fondo si tratta proprio di un vecchio compagno di giochi, di vecchi legami che non si possono recidere.

L’incontinenza di Berlusconi non la scopriamo oggi e ogni riferimento all’età è puramente casuale. Lui ci mette la faccia, complice probabilmente la nostalgia canaglia dei bei tempi andati, e prova a riverniciare l’amico Vladimiro e a renderlo nuovamente presentabile.

Va bene le bombe, la distruzione, gli eccidi, le fosse comuni, ma in fondo, dice il cavaliere ospite di “Porta a porta”, Putin voleva solo “sostituire Zelensky con persone per bene” ed è rimasto invischiato in una ragnatela indesiderata. I russi, il suo partito, i suoi ministri, dice, gli hanno chiesto di difenderli e lui non ha potuto sottrarsi.

Ci vuole fegato per andare in Tv e uscirsene con una trovata simile, che coincide esattamente con quello che sostiene l’amico Vladimiro stesso. Però gli amici di una vita sono così, alla lunga non ce la fanno e non possono fare a meno di difendere il compagno di mille bisbocce. L’aveva detto a chiare lettere Berlusconi del resto, in tempi non sospetti, Putin è il migliore e il più grande statista oggi in circolazione. L’han detto o l’han dato a intendere anche altri, sia chiaro, Salvini innanzitutto, e ancora adesso si mordono la lingua perché probabilmente vorrebbero ribadirlo e un po’ d’invidia nei confronti del Silvio nazionale devono provarla. Non lo ammetteranno mai, ma avrebbero voluto dirlo, dirlo loro che in fondo Putin ha fatto tutto quel che ha fatto dal 24 febbraio a oggi per amore nei confronti della sorella Ucraina.

Invece è arrivato prima lui, ma non c’è da stupirsi: quando si tratta di intrattenere a forza di barzellette, il Cavaliere non si sottrae mai e se poi la barzelletta può rimettere in piedi la reputazione del vecchio compare, ancora meglio, due piccioni con una fava. E nessuno si permetta di pensare a un uso improprio della fava, visti i trascorsi, qui le donne non c’entrano nulla, son discorsi da uomini veri.

Insomma, poche ore alle elezioni e il candidato Berlusconi, candidato alla presidenza del Senato, spara l’artiglieria pesante e solo apparentemente rende le acque torbide. Tutto è in realtà molto più chiaro e limpido in questo modo, il pensiero non è equivocabile, non più.

Nemmeno si tratta di una svista causata dalla senescenza, dai pensieri non più lucidi o dalle parole che si accavallano biascicate e non rispecchiano le idee in modo netto e cristallino. Macché, l’incontinenza è perfettamente governata, quel pensiero è sempre rimasto lì, fin dagli inizi, anche nell’età migliore, solo malcelato dall’iniziale ritrosia nel condannare i crimini sotto gli occhi di tutti.

Chissà poi quali sono le persone per bene alle quali pensava Putin e alle quali fa riferimento Berlusconi, immagino gentiluomini avveduti, scaltri e autarchici come l’eterno sottoposto Medvedev, questa deve essere la loro idea di uomini per bene, chi altri sennò.

Io un po’ lo ammiro davvero Berlusconi, ci vuole davvero una certa personalità per arrivare a tanto.

Ora però sarebbe ora che gli italiani sostituissero anche la politica italiana con “persone per bene”.

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