Bisogna sinceramente sperare che Spalletti non mangi come parla, perchè in caso contrario i suoi valori farebbero tremare i polsi, colesterolo glicemia trigliceridi e tutto quell’armamentario lì. La Treccani, che già ospita e nobilita termini usciti dal calcio, come sacchismo e sarrismo ad esempio, dovrebbe quanto prima promuovere lo spallettese, che non è un sistema di gioco, ma una nuova lingua, sottolingua dell’italiano, di cui però è solo lontanissima parente.
Da anni ormai è nata una scienza filologica per decomporre e decodificare questo lessico particolarissimo, che di fatto viene parlato da una persona sola al mondo, perchè gli altri neanche con lunghi corsi universitari riuscirebbero ad arrivarci. Non ci sono sottotitoli e non ci sono traduttori simultanei in grado di tradurre. Risulterebbe che anche l’Intelligenza artificiale di ultimissima generazione, messa di fronte a una conferenza stampa del ct, si sia dimessa con effetto immediato e si sia data alla fuga, vivendo come un fallimento bruciante l’idea di non poter replicare astrusità tanto complesse.
Perdere brutalmente con la Spagna e spiegare che il motivo è molto chiaro: colpa delle letture ritardate. A tutti sembrava a prima vista che la Spagna ci avesse amabilmente massacrato, ma nessuno avrebbe saputo spiegare così chiaramente le ragioni della caporetto: i nostri facevano letture ritardate. E dove vai se ritardi le letture, quando vuoi farle, dieci minuti prima di dormire, magari un romanzo di Moravia che funziona meglio del Valium? Ma è chiaro – almeno quello – che il ct non si riferisse a questo, verosimilmente voleva dire ciò che nella nostra lingua sarebbe azzurri lenti e loro velocissimi. Ma non garantisco volesse dire proprio questo. Nelle lingue straniere vado molto a orecchio.
La semplicità è un difficile punto d’arrivo, spiegava Seneca, e tanti dopo di lui. La chiarezza del linguaggio rispecchia la chiarezza del pensiero, hanno ammesso altri ancora. Sentire Spalletti che si esprime in spallettese stretto non conferma queste certezze. Piuttosto, è inevitabile un dubbio: non sarà che gli azzurri giochino in modo così penoso solo perchè nessuno ci capisce un ciufolo?