LE INVASIONI BARBARICHE DI RITA, L’INFLUENCER CHE CI MERITIAMO

Fossi Bergoglio, nel senso di papa Francesco, convocherei la De Crescenzo Rita e le affiderei l’organizzazione del Giubileo. Perché una così non poteva non venire dalla terra della fantasia e dell’improvvisazione, Napoli dunque, il luogo di Eduardo e di Totò, ma oggi di questa donna travolgente, influencer, tiktoker, trascinatrice di folle, per ultimo a Roccaraso, invasa da migliaia di turisti in cambio di euro 30 tutto compreso, viaggio, sciata e lei goduta di annunciare: “Mio figlio Checco per la prima volta ‘ngoppa’ e sci”, roba raffinata che rende subito l’idea e la sostanza dell’essere e dell’esistere.

La signora era già entrata nelle cronache per una pazzia chiamata “Colazione”, una scatola personalizzata contenente la colazione preparata dal bar con vari gadget e fotografia della Rita festosa, prezzo euro 300, lista d’attesa per le prenotazioni sul sito “Svergognata shop”.

Altre novità? La De Crescenzo se ne fotte, parlano di lei, scrivono di lei e di suo marito Sasà, è finita al gabbio per droga, ma è uscita tra gli applausi, canta, balla, si esibisce, ha ricevuto il daspo dal sindaco di Roccaraso, che temendo nuove invasioni barbariche ha disposto il numero chiuso di accesso a piste e locali. Ma l’influencer non molla di un instagram, dirotterà l’orda verso altri luoghi, mare, montagna, laghi, una ministra del turismo incivile ma tant’è, questo ci meritiamo, intossicati dai social, scrollati nel tiktok, pronti alla qualunque. Francesco pontefice la porti in Vaticano, Ave Rita e così sia.

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