L’ALTERNANZA DEI FARABUTTI

Destra, sinistra, i giusti, gli ingiusti, gli ingenui, gli ipocriti, lo Stato e il diritto. E lo Stato diritto.

Da questa triste e squallida favola prenatalizia che si svolge tra Europa e Qatar, oltre all’evidente abiezione, emerge prepotente lo stato infantile della nostra rappresentanza politica.

Quando la cronaca riporta fatti che hanno a che fare con tangenti, ruberie e favoritismi, piovono le rivendicazioni, gli strali incrociati, ma la verità incontestabile è che la vera, granitica e garantita alternanza tra destra e sinistra è proprio quella delle tangenti e delle ruberie, certo non quella di governo.

Ora è il turno della sinistra, deve incassare e tener botta, ma domani, o forse già oggi, sarà il turno della destra, è uno sport nel quale ogni schieramento presenta regolarmente campioni assoluti, naturalmente dipinti come integerrimi paladini fino a pochi attimi prima del disvelamento.

Qualsiasi rivendicazione del momento suona veramente infantile e dovrebbe spingere al sorriso, senza alcun dolcificante, è materia affine agli slogan delle curve negli stadi.

Tutto questo mentre laggiù, in Iran, i giovani vengono condannati a morte per una briciola di libertà, una briciola impercettibile rispetto al nostro lassismo e alla nostra noncuranza, la noncuranza che spinge qualcuno, qui in occidente, a considerare e millantare il Qatar come esempio di emancipazione nel mondo arabo e islamico.

Eppure, nella nostra approssimativa percezione, Doha e Teheran appartengono alla medesima area geografica (1800 i chilometri di distanza) e almeno in questo caso l’approssimazione ha un senso, tranne per i furbetti del Parlamento europeo.

Basti un esempio per tutti: nel civilissimo Qatar il voto delle donne vale per statuto la metà di quello degli uomini. Nell’appena meno civile Iran, le donne nemmeno possono ballare, per tacere di tutte le restrizioni che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi.

Dunque perché non cavalcare l’onda, la ola verrebbe da dire, ma qui non è questione di destra o sinistra. Che gli squallidi avvoltoi appartengano ora allo schieramento di sinistra è solo un caso, gli uni rinfacciano incoerenze agli altri e così accade a parti invertite in altre occasioni.

È questa la vera e unica affidabile alternanza di governo, la fatidica e prevedibile e squallida ruberia, esercitata da questi ignobili esseri, mascherati da rappresentanti di noi tutti.

Se non perdonare, possiamo arrivare a capire e comprendere un gesto folle, un gesto generato dall’esasperazione, non possiamo certo comprendere, capire e tantomeno perdonare questa premeditazione egoista ai danni di tutti noi.

Gran bella cosa l’alternanza, uno degli indici per eccellenza della democrazia. E pensare che a noi invece paiono sempre gli stessi.

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