LA TRIONFALE SFILATA DI RONALDO E DEGLI AGNELLI ALLA FERRARI

di CRISTIANO GATTI – Dopo l’AstraZeneca, ma forse anche prima, è la Juventus (quel che resta) il vero argomento del giorno. Il fallimento di Pirlo, la Caporetto di Andrea Agnelli con la Superlega, il declino di Ronaldo, la rissa tra Paratici e Nedved, l’ira del cugino prestigioso John Elkann (come se l’algido compassato fosse capace di una qualche manifestazione come l’ira).

Tifosi e odiatori, per motivi opposti, si aspettano inevitabilmente tutti che dopo l’umiliazione incancellabile subita in casa contro il Milan, 3-0 come resterà scritto nella storia, lì a Torino stia friggendo l’agitazione. Attesa febbrile di mosse e decisioni adeguate al momento. E difatti. Il giorno dopo, i solerti trombettieri annunciano subito che Ronaldo non andrà ad allenarsi (in fin dei conti si rigioca di mercoledì) perchè impegnato in una visita allo stabilimento Ferrari, la fuoriserie di famiglia.

Su tutti i mezzi di comunicazione circolano le foto del campione che sfila assieme al suo presidente Andrea Agnelli e al guardiano della cassaforte di famiglia, John Elkann. Una pomposa visita che in altri tempi avrebbe sicuramente sollevato ammirazioni e invidie, ma che in queste ore riesce a smuovere solo un mesto senso di imbarazzo e di disagio. Questo trio abituato a sfilare come inarrivabile triumvirato del successo finisce improvvisamente per risultare piuttosto patetico.

Mai così male la Juve, non così bene nemmeno la Ferrari, a volerla dire tutta. Inesorabilmente, i fotogrammi di questa stramba parata, venduta in giro per i media come “evento”, diventano un pietoso documento di malinconia e di sconfitta. Con qualcuno, guardando Ronaldo lì anzichè ad allenarsi, per giunta accompagnato dal suo presidente, che sicuramente si porrà una semplice domanda: era il caso di saltare il lavoro sul campo e andare in visita tra i macchinoni proprio dopo la penosa sberla presa dal Milan? Esiste ancora da quelle parti il cosiddetto senso di opportunità? I gesti hanno sempre un significato. Il più delle volte più efficace di tante chiacchiere. Soprattutto per gente passionale come i tifosi.

C’è chi ha scritto che Ronaldo sia corso a Maranello per comprarsi il modello nuovo, da 1,6 milioni. Notizia non confermata ufficialmente, comunque piano con i moralismi: chi è che non si consola dopo le batoste della vita facendosi la Ferrari nuova?

In ogni caso. Fonti ufficiali spiegano che Ronaldo e gli Agnelli erano a Maranello “per un blitz dai contorni istituzionali”. A beh allora.

Un pensiero su “LA TRIONFALE SFILATA DI RONALDO E DEGLI AGNELLI ALLA FERRARI

  1. Marco Scotti dice:

    Caro Cristiano Gatti, il problema secondo me non esiste se lo si guarda dal punto di vista degli affari e non con qualche sorta di sentimento ormai scomparso da lungo tempo. E’ solo business, una farsa a cui credono ancora in molti mentre altri – disillusi – sono scesi dal treno.
    Non comprendo più le scene di devasto emotivo del lunedi mattina del tifoso medio, convinto di essere in sintonia emozionale con la squadra appunto per questi palesi eventi: ai calciatori interessano i soldi, ai presidenti interessano i soldi e restano i tifosi, convinti di difendere dei colori, una bandiera. Vista così, che cosa cambia se Ronaldo agnelliaccompagnato va alla Ferrari dopo uno 0 a 3 umiliante?

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