LA STRAGE DEI FACILONI

di CRISTIANO GATTI – Su col morale, un primo virus sembra debellato: il virus della faciloneria bulla.
Per un paio di settimane si è rivelato aggressivo e invadente almeno quanto il Covid-19. Ricordiamo tutti il suo rapidissimo propagarsi, con tutti questi contagiati a manifestare i sintomi classici del famigerato ceppo, ma sì, basta con questa psicosi, stiamo esagerando, è una normale influenza, eccetera eccetera. Il tutto condito con sarcasmo e disprezzo nei confronti delle povere formiche, le formiche di tutte le epoche, che per indole personale cominciavano a lavarsi le mani, a evitare i baci, a evitare la folla, in buona sostanza a fare un minimo di prevenzione, parola che fa spanciare dal ridere i faciloni, perchè loro mettono mano ai ponti dopo che sono crollati, fanno gli argini ai fiumi dopo le alluvioni, costruiscono le case antisismiche dopo i terremoti.
E passati i primi giorni di buriana, giusto il tempo di chiudere Codogno e Vò, subito la virulenta recrudescenza del fenomeno: via, basta chiuderci in casa, qui ci sono gli incassi da salvare, bisogna riaprire subito, finiamola coi piagnistei. I faciloni pretendevano di riaprire immediatamente scuole, uffici, musei, cinema, chiese, stadi, eccetera. Tra loro, non solo spacconi da bar Sport, ma anche eminenti figure delle istituzioni: primo fra tutti, il più scamiciato, il sindaco di Milano Sala, ma al suo fianco anche governatori della Lega come Fontana e Zaia, forza, nessuno ci ferma, Lombardia e Veneto sono più forti del virus, mica possiamo ridurre il nostro territorio a un mortorio.
Difatti. Ci ha pensato il Coronavirus a ridurre l’intero Paese a un mortorio. E loro, i faciloni, ora cadono come mosche. Sempre più difficile trovarne in giro. Di più: con una faccia bella come il sole, sono in prima fila a gridare di tapparci in casa, a richiudere il Duomo che avevano orgogliosamente riaperto pochi giorni fa, stiamo attenti, è una tragedia nazionale senza precedenti, ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità. Loro, i Sala e gli altri, gli stessi che soltanto una settimana fa facevano i supermen.
Servirà di lezione? Certo che no. Basta leggere i classici, questi libri che i faciloni non hanno mai aperto perchè li considerano tempo perso, inutili per farci palanche, basta leggerli e conoscere già la fine. Se e quando l’epidemia di Coronovirus smetterà di mordere, tornando tutti alla normalità anche e soprattutto grazie alla silenziosa opera delle formiche, ritroveremo comunque in prima fila ancora e sempre i faciloni, imperturbabili come se niente fosse, a ridere in faccia proprio alle formiche: te l’avevo detto che era solo una stupida influenza.

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