L’onorevole (si fa per dire) Igor Iezzi fa parte di quell’Italia nerboruta e risoluta che pretende ordine e rispetto delle regole, che pretende pene severe e certe, che saprebbe bene come rivoltare il Paese da capo a piedi.
L’onorevole si fa per dire Iezzi è quello che tutta Italia – tutto il mondo – ha visto scatenarsi come un pitbull impazzito contro il collega Donno, catapultandosi sopra la mischia al centro del Parlamento italiano, che è pur sempre il centro della Repubblica italiana.
Per questa sua azione da teppista di bassa Lega, che disonora e sfregia la nostra democrazia, la nostra idea di libertà, il verdetto è il seguente: 15 giorni di sospensione. Gli organismi di disciplina della Camera tengono a precisare che si tratta del “massimo della sanzione”. Il minimo cosa sarebbe, un soggiorno a Saint Moritz?
Nessuno che provi neanche una quota di imbarazzo davanti al grottesco di questo spettacolo parlamentare. Della violenza in aula e della punizione farsa. Non è dato sapere se una pena tanto disumana sia del tipo che intende Iezzi anche per le baby-gang, per gli imbrattatori di opere d’arte, per le risse da movida, per chi lascia sporca la scuola dopo l’occupazione. Nel dubbio, io direi che il messaggio è questo: ragazzi, chi ve lo fa fare di rispettare le regole. Ragazzi, dateci dentro.