LA GLORIOSA DEMOCRAZIA CHE PREMIA LE FIDANZATE DI SILVIO

Anche questa è una notizia clamorosa nelle clamorose elezioni 2022: nel collegio di Marsala, che comprende tutta la provincia di Trapani, nel maggioritario risulta eletta la candidata del centrodestra, Marta Fascina. La sua, comunque, è stata un’elezione a rischio. Gli elettori magari non hanno gradito che la compagna di Berlusconi sia stata catapultata in provincia di Trapani, territorio che non conosce e dove non ha fatto neanche un giorno di campagna elettorale. Ma il sistema di voto impedisce il voto disgiunto, e quindi Fascina è stata favorita dall’ottimo risultato delle sue liste.

Dunque, riassumiamo. Fascina non è di Marsala, come ha tenuto a precisare è stata a Marsala soltanto da bambina, con i genitori, in vacanza, non ha fatto neanche un giorno di campagna elettorale. Mentre i suoi concorrenti, il rappresentante Cinque Stelle e quello del PD, hanno percorso in lungo e in largo tutto il loro collegio elettorale.

Ma allora quali sono i meriti politici della neo parlamentare? E’ la compagna di Berlusconi. Chi si avvicina al Cavaliere viene proiettato nell’olimpo della politica a prescindere da tutto. E’ la vecchia storia del sole e dei satelliti, prendono tutti un po’ di luce e calore. Anche se magari non c’è niente di quello che fa il buon politico, nel caso di Berlusconi c’è l’essenziale: essere amici suoi.

Se questo è il criterio, si può ipotizzare di tutto per il futuro politico di Marta Fascina. Potrebbe fare la ministra degli Esteri, ma potrebbe andar bene anche ministra dell’Interno, Salvini permettendo. Ma sa le lingue, conosce bene gli intrecci della politica internazionale, come sa la caverà con la crisi ucraina? E per gli Interni: conosce a fondo i problemi sociali, e gli immigrati e i problemi relativi alla sicurezza e tutto il resto? No, non sa quasi nulla di tutto questo. Ma è la compagna di Berlusconi.

Berlusconi: ci risiamo. “L’Italia è il paese che amo”, ha ripetuto durante la campagna elettorale. Sarà. Ma si ha l’impressione che il Cavaliere ami l’Italia nella misura in cui ama se stesso. E capita anche che faccia del bene al Paese che ama, ma a condizione che il bene dell’Italia sia, prima, il bene proprio.

Un’ultima annotazione. Gli elettori di Marsala, come mai hanno votato Marta Fascina? Come mai hanno deciso di votare una candidata che se ne è solennemente fregata di loro e della loro città? Mistero.

Ho deciso di studiare il concetto di democrazia. Di approfondire quel capitolo delle teorie della democrazia che afferma che il popolo è sovrano e che il popolo non sbaglia mai. La storia mi ha insegnato che i sovrani prendono molte cantonate. Ma mi dicono che quando il sovrano è il popolo, non sbaglia mai. Ecco: fatico a capire. Penso proprio che mi toccherà studiare a lungo.

Un pensiero su “LA GLORIOSA DEMOCRAZIA CHE PREMIA LE FIDANZATE DI SILVIO

  1. Dongiovanni Cristina dice:

    La “crazia” del popolo è imposta dal popolo, questo è il problema, e può fare a pugni con la res-pubblica semplicemente per mancanza di educazione alla cosa pubblica. Sto continuando a ripetermi, in questo periodo, che devo evitare di catalogare, devo cercare di comprendere il più possibile gli ambiti in cui si svolgono alcune storie umane. Quello che dovremmo poter fare non è tanto studiare, quando camminare per le strade dei luoghi in cui accadono cose che non comprendiamo per avere un’idea vera e profonda degli umori ed usi umani che producono alcune scelte che appaiono tanto stravaganti ed invece sono legate a precise convinzioni. Dobbiamo tornare al metodo dell’indagine storica, diventare archeologi, togliere la polvere ai reperti culturali e capire perché. Tutt’altro che banali alcune scelte, c’è ancora gente che porta i polli al dottore e non lo fa perché è stupida o ignorante, ma perché serve. E mi fermo al dottore, non amplio il discorso perché non smetterei più di scrivere. Mi faccio solo una domanda, quanto fa comodo al nostro Stato questo ambiente? La risposta rimane sempre la stessa, troppo purtroppo.

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