LA FIDANZATA DEL BRAD PITT IMBROGLIONE, STUPIDA COME NOI

Può far ridere o piangere questa Anne che si fa fregare da un Brad Pitt fasullo incrociato su Instagram, tanto da fidanzarsi on-line e versargli pure 800mila euro. Il commento immediato è scontato e impietoso: che ingenua, che poveretta, che oca e chissà quanti soldi deve avere per mollare a cuor leggero quasi un milione di euro.

53 anni e chissà come deve stare male una persona per arrivare a fidarsi di una causa dichiarata persa in partenza. Anne è diventata uno zimbello in un batter di ciglia, ma io non trovo nulla di divertente in questo fugace e indecoroso momento di gloria.

Lei decisamente deve aver perso qualche decimo di lucidità, ma in fondo cosa c’è di sorprendente se solo proviamo a guardarci intorno? Lei, anzi, immagino possa avere qualche attenuante di cui ignoro la natura, un certo malessere diciamo, ma non diverso e certo non più grave di quello che affligge tutti noi ebeti, pronti a tutto pur di ottenere uno scatto con la celebrità, uno scatto per l’eternità.

Il medesimo scatto che ci incolla allo schermo per una ridicola isola dei non famosi e che ci rende voyeur del vacuo, non appena qualcuno, sottovoce, ci sussurra all’orecchio: ma hai visto chi è passato? E tutti pronti, reattivi, scattanti.

Passa il giocatore di calcio, il cantante, il tronista, il tizio o la sempronia del grande fratello, eccoci pronti e scattanti a girare il capo e cercare la stella filante. Pavlov sarebbe fiero di noi, la società dello spettacolo ci governa e nemmeno serve aver letto Guy Debord.

Solo per dire che la povera Anne è lo zimbello del momento, sicuramente è andata molto oltre il livello di guardia, ma a ben vedere la devozione che lei ha riservato al suo Brad Pitt imbroglione non è poi così diversa da quella che ognuno di noi riserva alla celebrità che si è scelto. Può essere che lei abbia un po’ esagerato, che abbia perso un poco la misura, ma tolto il velo della truffa, chi di noi resisterebbe a un appello vero e sincero che ci venisse rivolto dalla nostra personalissima celebrità?

E soprattutto, siamo e saremmo disposti a rispondere al medesimo appello disperato di una vita anonima e sconosciuta sull’orlo del baratro?Pubblicità

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