LA COLPA FINALE DI TRUMP

di CRISTIANO GATTI – E’ un giorno triste, il più triste, per l’America. Dopo tutto, è un giorno triste per l’intero genere umano. Sfregi alla libertà, alla democrazia, alla giustizia ne avvengono tutti i giorni in tutti i luoghi del mondo: ma l’assalto e i morti nel centro ideale e culturale degli Stati Uniti è il collasso più grave che si sia mai registrato.

Trump non ha le carte in regola per chiamarsi fuori: maneggiare la dinamite del fanatismo gretto per mesi non permette di lasciarlo fuori da questa pagina nera. Noi italiani sappiamo bene che cosa significhi parlare di cattivi maestri, di chi manda avanti le belve e poi finge di non conoscerIe. I criminali che hanno calpestato la democrazia e la libertà hanno agito a nome suo, anche se hanno agito per un malinteso senso di rivalsa e di ribellione. Non avranno capito bene, non avranno capito tutto, ma hanno messo mano alla violenza in nome di Trump. E’ bene dirlo chiaro e forte, evitando di perderci nei ma, se, però all’italiana, che fanno perdere di vista la sostanza della verità.

Se sugli ideali più alti del mondo è calato il buio di una notte cupa, la colpa è di Trump. E non c’è altro da dire.

Anche in questo caso, sopravvive come sempre la speranza. Stavolta, che la notte duri solo una notte, e che subito riemerga la luce calda della ragione.

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