LA COERENZA (VIDEO): LESSON ONE

Lezioni di coerenza: in questo periodo, il web ne propone a raffica. In tutte le salse. Di tutti i colori.

Questa che rilanciamo resta sicuramente una delle più efficaci.

Era il 12 gennaio di quest’anno: un mese fa, non un secolo. Così l’attuale ministro Orlando si esprimeva nel salotto di Lilli Gruber. E’ educativo rivedere il brevissimo VIDEO. Non che riveli qualcosa di nuovo della politica: in quel mondo, l’arte di cambiare idea è considerato un valore. Mai e poi mai incoerenza.

In questo caso, però, riesce ancora a stupire le fermezza del personaggio e la velocità del cambio d’idee. E anche la distanza chilometrica da una posizione all’altra: quella che viene giudicata incompatibilità, con toni perentori, pochi giorni dopo diventa comoda compatibilità, senza problemi.

Ci dovrebbe essere un limite al trasformismo? Certo che sì, in teoria. Ma in mancanza di coerenza, conoscendo la politica e conoscendo se stessi, più che altro i politici potrebbero avere l’accortezza di attenuare i toni, adottandone di meno perentori e intransigenti, sfumando più sul vago e sull’indeterminato, sull’ipotetico e sul possibilista, così che poi i salti della quaglia risultino meno choccanti. E imbarazzanti.

Ma si vede che proprio non ce la fanno.

 

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