LA CLASSIFICA DEI QUATTRINI

di TONY DAMASCELLI – Folla in strada contro la Superleague, intervengono i governi e anche la Cei.

Intanto a San Benedetto del Tronto il suddetto santo si dimentica della squadra di calcio che chiude oggi la sua storia, segnata da figure mille, da Marino Bergamasco a Pietro Maroso, da Nedo Sonetti ad Angelo Domenghini, da Bruno Pace a Zibì Boniek, per arrivare a Paolo Montero, roba buona per il football, ma ormai figurine da collezionisti maniaci.

Il calcio non concede spazio alla nostalgia, alla storia, alla tradizione. Mentre il Como celebra il ritorno in B, quelli della Riviera delle Palme, nel sito appunto di San Benedetto, non hanno gli occhi per piangere. Un aneddoto divertente: partita Ascoli-Inter, a quel tempo scrivevo per il “Corriere dello Sport”, vedo uno striscione al Del Duca che dice “Siete soltanto pesciaroli”. Mi turbo, perché un collega romano del “Corriere” si chiama per l’appunto Pesciaroli Angelo e penso che deve aver scritto chissà che cosa contro gli ascolani. Mi informo e un tifoso mi spiega che pesciaroli sono quelli di San Benedetto, atti a tirar sù canocchie e affini. Angelo è salvo, ma resta la memoria, e oggi che la squadra allenata da Montero è costretta a fare i conti con la cassa vuota e la fine di un sogno, ecco che la storia del calcio romantico, dei valori dello sport, dell’uno vale uno, diventa coriandolo bagnato, parole che finiscono nelle acque del Tronto e San Benedetto non può provvedere ad alcun miracolo.

Premessa lunghissima per ribadire che la serie A è una cosa diversa e lontana dal resto del calcio, i valori dello sport non vengono ribaditi in classifica, là dove oltre ai meriti dei risultati contano i quattrini, senza i quali le favole del pallone non hanno mai un lieto fine. Per chi perde.

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