L’8 MARZO PIU’ BELLO DELLE DONNE AUTISTICHE

Ci sono infiniti modi per celebrare l’otto marzo. Alcuni ordinari, ai quali siamo abituati, altri più imprevedibili, magari incidentali e non necessariamente voluti, ma altrettanto significativi, perché per una concomitanza, quello che accade anche in altri momenti dell’anno si aggrappa a quella data e la suggestione è inevitabile.

Ad esempio, casAutismo.

casAutismo è un’associazione di Bergamo che fa cose belle e speciali. Grazie a un gruppo di persone che da dieci anni si impegnano con fatica e dedizione, casAutismo fa allenamento. Proprio così, allenamento.

casAutismo si è messa in testa di voler allenare le persone autistiche alla vita indipendente. Autonoma per quanto possibile per ognuno, ma indipendente per tutti, vale a dire in una casa che non sia quella dei genitori e a fianco di compagni e amici, coi quali convivere e partecipare alla conduzione di una casa, dalla preparazione del letto alla spesa, dalla preparazione dei pasti alle pulizie e poi il tempo libero e lo svago, che ognuno può decidere se trascorrere in compagnia o in solitudine, nella propria camera, dove ci si può dedicare alle cose che piace fare nel tempo libero, oppure semplicemente, si fa per dire semplicemente, trovare rilassamento e decompressione da tutti gli stimoli e le fatiche accumulate durante la giornata trascorsa in questo nostro mondo, sempre così maledettamente complicato.

E allora via con fine settimana e settimane intere, lontano dalla famiglia, al fianco bravissimi educatori e volontari, negli appartamenti concessi in modo agevolato dalla Fondazione MIA. Appartamenti che hanno la prerogativa, fortemente voluta, di poter mettere a disposizione spazi comuni (la sala, la cucina) e camere singole, spazi privati dove si ha il diritto di stare, rifugiarsi, recuperare energie, ricostruire il proprio mondo e non di rado anche sé stessi.

casAutismo, che ha già aggiunto una seconda casa alla prima, ancora non ha la forza di dare una residenza stabile alle persone autistiche che lo desiderassero, che fossero pronte per il grande salto, però ha almeno la forza di immaginarlo questo destino e di immaginarlo bello, sereno, come spesso, non sempre, sono belli e sereni i giorni trascorsi nei suoi due appartamenti.

E va bene, si dirà, ma tutto questo cosa c’entra con l’8 marzo? La maggioranza delle persone autistiche che partecipano alle attività dell’associazione è composta da uomini, maschi – e la prevalenza è un dato statistico scientificamente e geneticamente spiegabile -, ma qualche donna c’è, eccome se c’è, donne autistiche ed educatrici e anche se nulla vieta evidentemente che ci siano gruppi misti, da qualche tempo alle ragazze, piace pensarle ragazze indipendentemente dall’età, ha cominciato a immaginare giorni in appartamento al femminile, senza maschi tra le scatole, o quasi, e con buona pace dei tempi fluidi che ci dicono stiamo vivendo.

A chi sia venuta l’idea ora è difficile dirlo. Forse un’educatrice, forse una delle ragazze, nessuno pare ricordarselo, sta di fatto che a forza di immaginarla, questa cosa ha finito per diventare realtà e una bella consuetudine. I maschi in visita, quando capita, entrano in punta di piedi e sospettano di essere di troppo, anche se alla fine qualche carezza, un abbraccio, un caffè e uno stuzzichino finiscono per portarselo a casa.

Proprio in questa settimana dell’8 marzo, le ragazze di casAutismo hanno trascorso bei giorni sereni e fieramente indipendenti ed è una coincidenza che il calendario delle attività ha regalato a noi opportunisti delle celebrazioni, ma è una coincidenza importante, uno dei modi migliori per ricordare a noi tutti che è sempre l’8 marzo e le ragazze di casAutismo sono lì a certificarlo.

Oggi, due mesi fa, quattro mesi fa e possibilmente, grazie all’aiuto di tutti gli amici dell’associazione, anche domani e tra qualche anno.

Non è banale tutto questo e nemmeno separatista, per prevenire la critica di qualche progressista illuminato. È la cronaca di una bella compagnia di persone, non certo l’unica, che prova ad ascoltare e assecondare i pensieri e i desideri delle persone autistiche, e anche i pensieri e i desideri delle donne che ogni tanto amano stare con le donne.Pubblicità

2 pensieri su “L’8 MARZO PIU’ BELLO DELLE DONNE AUTISTICHE

  1. Roberta Beucci dice:

    Complimenti a tutti Voi per il grande impegno che ci mettete, fortunati questi ragazzi ad aver incontrato persone come Voi.Purtroppo non tutti, si impegnano a dare una mano a persone più fragili in questa società…. Auguro a tutti Voi grande forza di volontà e impegno otterrete molte soddisfazioni.

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