KABUL, IL REGNO DEL MALE

Era tutto previsto, atteso, temuto. Ma non c’è stato verso di evitarlo. Con macabra puntualità, attacco suicida con due esplosioni all’aeroporto di Kabul.

Poi le agenzie cominciano subito a battere il loro rosario di notizie mortifere.

Fonti Usa: dietro l’attacco l’Isis-K.

Fonti Intelligence: tra i civili afghani 20 morti e 53 feriti. Fra i morti anche alcuni bambini.

Sin dalle prime ore della mattina si erano susseguiti allarmi per un possibile attentato. Gli Usa e gli alleati avevano messo in guardia la gente: “Andate via immediatamente”. Ma inutilmente. Così, dopo il boato, il solito scenario dantesco, con una contabilità sempre più tragica, in continua evoluzione, ora dopo ora.

Sempre di più l’Afghanistan, con le sue lotte tribali, con le sue logiche sanguinarie, si pone al centro del mondo con tutti i requisiti in regola per il peggiore primato: qui Kabul, il regno del male.

 

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