JACK GREALISH, 15 MILIONI DI TALENTO E NULLA DI PIÙ

E’ uno dei calciatori, anzi dei personaggi, più amati in Inghilterra, come gli dice il giornalista di SkySport mentre lo intervista, spiegandogli che proprio per questo gli leggerà alcune delle migliaia di domande scritte dal pubblico. Lui, Jack Grealish, sorride. Ha 27 anni, è una delle stelle del Manchester City, guadagna 15 milioni di sterline l’anno. Nato a Birmingham (“Ma preferisco Manchester”), giocò nelle Nazionali giovanili irlandesi avendo la cittadinanza da quelle parti, saltando poi nella rappresentativa dei Leoni di Sua Maestà con cui ha conquistato l’argento agli Europei di 2 anni fa, battuto in finale dall’Italia. E’ il giocatore britannico più costoso nella storia dei trasferimenti, dato che il ManCity lo pagò quasi 120 milioni di euro per prelevarlo 2 anni fa dall’Aston Villa. Un anno fa fece molto discutere un suo doppio, clamoroso errore nella semifinale di ritorno a Madrid contro il Real, che ribaltò la sconfitta dell’andata e andò in finale per poi vincere la Champions contro il Liverpool. Alcuni perfidi tifosi avversari, in Inghilterra, riesumarono un tweet che Grealish postò nel 2014 e che diceva semplicemente: “Hala Real!”, forza Real!

Jack, fidanzato ma chiacchierato per numerosi presunti flirt, è comunque molto amato per la sua semplicità (opposta – nella vita privata – rispetto all’esuberanza in campo) che emerge cristallina nell’intervista: ama la famiglia e gli amici, il cane, la buona tavola e la sveglia tardi la mattina. Adora i suo compagno di squadra Mahrez perché è simpaticissimo e lo fa ridere molto. Il suo tempo libero lo dedica quasi tutto ai giovani disabili, che va a trovare spessissimo e con i quali trascorre molte ore la settimana. Appassionato di musica, si cimenta alla consolle e presto esordirà come deejay. Tutto bello. Mi sono crollate un po’ le braccia quando il giornalista ha estratto un biglietto dal contenitore che conteneva i messaggi con le domande dei tifosi e, leggendo, gli ha chiesto: “Cosa ti viene in mente se dico Italia?”. Con il mignolo in bocca, come per pensarci un po’ su, Grealish risponde: “Pizza… pasta… Gucci. E’ italiano Gucci, vero?”

No, dai, Jack… Fortunatamente, l’intervista televisiva si conclude con un appuntamento al giornalista: “Vieni a vedere il mio primo dj set la prossima estate, a Roma”. Bene, molto bene: a Roma. Fatti un giro, Jack Grealish, ti prego, fatti un bel giro per Roma. Sono assolutamente certo che la prossima volta, a quella domanda sull’Italia, potrai rispondere: “Il paesaggio, l’arte, la storia, la musica” e casomai la carbonara. O l’abbacchio. Basta che ci metti prima qualcosa di meglio, sul nostro Paese. Sono assolutamente certo che la tua sensibilità ti darà una bella mano, allo scopo.

A proposito: sono stato più volte a Birmingham, che personalmente mi piace moltissimo, e a Manchester. Concordo con Oscar Wilde che disse: “Quando sentirò che si starà avvicinando la mia morte, andrò a vivere a Manchester, così inizierò ad abituarmi all’idea”.

 

 

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