ITALIA INCORONATA

di CRISTIANO GATTI – Ma dove sono. Ma dove sono gli algidi direttori di ministeri e istituti superiori della sanità che da due mesi fanno la fila in tv per rassicurarci, tranquilli, l’Italia ha adottato il massimo delle precauzione possibili, siamo i più rigidi, inutile farsi prendere dal panico, non cadiamo nelle brutture del razzismo contro i cinesi, l’importante è lavarsi bene le mani.
Dove sono adesso che si scopre come un tizio arrivato dalla Cina sia libero di invitare a cena gli amici (con le mogli incinte), i quali poi vanno al calcetto, al bar, a fare la corsa podistica. In poche parole a infettare in modo tale che adesso ci sono già 50mila lombardi in isolamento, con scenari asiatici che fino all’altro giorno guardavamo solo dalla serratura, al di qua della porta, sentendoci al sicuro.
Prepariamoci: anche il nostro sistema così rigido e così sicuro si rivela per quello che è, un colossale colabrodo, tale e quale agli altri, con conseguenze tali e quali, paesi fantasma, strade deserte, gente tappata in casa, mascherine, eccetera, eccetera.
Siamo diventati esperti di Coronavirus sulla pelle degli altri, in qualche caso facendo pure gli stupendi, ma cosa vuoi che sia, è tutta una montatura, quanta ignoranza, ne muoiono più di normale influenza, e comunque in Italia siamo pronti.
Cambia il giro delle carte. Tocca a noi. Adesso vediamo davvero cosa siamo capaci di inventarci.

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